Vescovi tedeschi, si alla pillola del giorno dopo per casi di stupro – di Andrea Tornielli

La conferenza episcopale tedesca ha decretato che le cliniche cattoliche possano  somministrare la pillola del giorno dopo nei casi  di donne che abbiano subito violenza sessuale, se il farmaco evita la  fecondazione e non provoca l’aborto. Adesso i vescovi tedeschi compiono una clamorosa marcia indietro, anche se  precisano che la pillola del giorno dopo può essere fornita ad una donna  stuprata solo per impedire la fecondazione dell’ovulo e non per abortire.

Il  presidente della Conferenza episcopale, Robert Zollitsch, ha sottolineato che  rimangono invece vietate le pillole che provocano la morte dell’embrione,  precisando che la pillola del giorno dopo non deve essere usata come un mezzo  anticoncezionale o di pianificazione familiare. Attualmente esistono due  preparati in Germania, noti come la «pillola del giorno dopo».

Il «Pidana» ha  come principio attivo il Levonorgestrel, che impedisce all’ovulo di staccarsi e  di venire fecondato, con il risultato di evitare una gravidanza. L’assunzione  del medicinale è consentita fino a 72 ore dopo la consumazione di un rapporto  sessuale, mentre perde la sua efficacia se la donna è già incinta.

Il secondo  preparato, «ellaOne», è sul mercato tedesco dal 2009 e con il suo principio  attivo Ulipristalacetat impedisce il distacco dell’ovulo, fino a quando gli  spermatozoi hanno perduto la loro capacità fecondatrice.

Fonte: Vatican Insider