Oggi, nella notte di Capodanno, si svolgerà in Piazza San Pietro la tradizionale veglia di preghiera per la pace nelle famiglie e tra le nazioni. L’evento è organizzato dal Movimento dell’Amore Familiare. L’appuntamento è alle 23.15 in Piazza San Pietro davanti al Presepe. A don Stefano Tardani, fondatore del Movimento, Federico Piana ha chiesto cosa ci ricorda oggi la Festa della Santa Famiglia.
R. – La Santa Famiglia ci ricorda la preziosità di ogni famiglia umana: quella piccola come quella grande, che unisce i popoli nella pace e nella lode a Dio. La famiglia è un’opera di Dio e Dio è venuto e si è fatto uomo scegliendo proprio di mostrarsi al mondo attraverso una famiglia.
D. – Cosa ci insegna oggi la Santa Famiglia?
R. – Ci insegna a capire Dio e il suo progetto, a pregare Dio con fede e a confidare in Lui. La Santa Famiglia di Nazareth ci insegna il grande ruolo dei laici, che lavorano e collaborano con Gesù per costruire il suo regno di pace e di verità, di amore e di misericordia. E per costruirlo in questa nostra società difficile, occorre veramente il dono della fede e un grande amore. Accogliendo l’amore umano e la vita umana nei bambini, la Santa Famiglia ci insegna ad accogliere Gesù Bambino, cioè il mistero di Dio in mezzo a noi, il mistero di Dio che si fa uomo per noi, in mezzo a noi. Allora la sua presenza e la sua volontà ci insegnano ad accogliere ed a riconoscere nell’amore coniugale e familiare, come nei bambini e nei piccoli fin dal loro concepimento; ci insegna a cogliere la sua presenza nei poveri e negli ammalati, nelle realtà anche piccole che potrebbero sfuggire a quell’interesse dell’ambizione o del benessere. Ci insegna l’attenzione per tutti coloro che hanno bisogno di noi. E oggi, direi che proprio la famiglia è la più bisognosa di cure: all’interno, per i mali che la feriscono e all’esterno per il problema della casa, del lavoro, delle economie familiari e anche per le politiche che non l’aiutano. Dio ci chiama a costruire famiglie belle, sane e sante; chiama il popolo della vita e le famiglie attorno a sé …
D. – Come possiamo noi far sì che la nostra famiglia sia sempre più simile alla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe?
R. – Innanzitutto, aprire gli occhi sul mistero della vita: la vita non è un susseguirsi di eventi, di fatti che avvengono senza senso, senza una loro logica. Dio Padre ci ha mostrato il significato e il progetto che ha per questa umanità, che più si allontana da Dio e più sbanda. Abbiamo la responsabilità di accogliere la sapienza che Dio ci mostra in Gesù, Messia, Salvatore e Redentore dell’umanità. Abbiamo la responsabilità e il dono di vivere la sua potenza di amore.
D. – E proprio per aiutare la famiglia con la preghiera e sostenerla invocando il Signore, il Movimento per l’Amore Familiare ha organizzato per questo Capodanno una veglia in Piazza San Pietro:
R. – Quest’anno, per il decimo anno, la Veglia di preghiera per l’unità e la pace nelle nostre famiglie e tra le nazioni, a Piazza San Pietro, nella notte di Capodanno, dalle ore 23.15 alle 7.00: per tutta la notte, ci sono famiglie che accolgono persone che vengono, amici con i loro familiari, per offrire alla Santa Famiglia le loro intenzioni, le loro preghiere, le loro aspirazioni con una preghiera, e accendendo un lumino proprio davanti al Santo Presepe in Piazza San Pietro.
Fonte: Radio Vaticana