Si preparano alcuni cambi eccellenti in Vaticano, secondo voci di una certa affidabilità. E a quanto pare queste nuove nomine andrebbero a dimostrare ulteriormente che Benedetto XVI e i suoi principali collaboratori vedono negli Stati Uniti sia uno dei “fronti” principali di confronto con la secolarizzazione, sia la fonte da cui attingere energie per la soluzione dei problemi.
Dovrebbe – e come sempre, quando si tratta di decisioni di questo genere il condizionale è obbligatorio, perché né Benedetto XVI né il suo Segretario di Stato sembrano napoleonici in questo campo – tornare negli Stati Uniti l’attuale segretario della Congregazione che si occupa di vita religiosa, Joseph William Tobin. Probabilmente in una diocesi importante, forse Indianapolis.
Una promozione? Forse, ma a quanto sembra il suo “richiamo” è stato voluto e chiesto dalla Chiesa americana, che non ha apprezzato il ruolo di Tobin nel chiarimento in corso con le suore “ribelli”. In particolare le dichiarazioni concilianti, e un atteggiamento che ai vescovi americani impegnati in un problema difficile non sembrava di grande appoggio. Anzi. E che era in rottura con la posizione assunta dal Prefetto precedente, Franc Rodé, preoccupato per la deriva “new age” di molte religiose Usa. Il nome del possibile successore di Tobin non è noto; è possibile che sia un religioso, dal momento che il prefetto della Congregazione non lo è.
Il cambio più importante mediaticamente – se sono vere le voci – potrebbe riguardare la Sala Stampa della Santa Sede. Padre Federico Lombardi, il gesuita che ha ereditato il non semplice compito di portavoce del Papa ha compiuto 70 anni nell’agosto scorso; è direttore dei Radio vaticana, e ha la responsabilità del Centro televisivo vaticano.
Insomma, sembra che si sia prendendo in considerazione l’ipotesi di una sostituzione. Sempre secondo le voci, potrebbe essere un laico, questa volta; come Greg Burke, il “consulente” della Segreteria di Stato per il settore informazione. Non dovrebbe essere un italiano, a quanto si dice; perché l’interesse e il focus della sua attività dovrebbero essere i media esteri e anglofoni in particolare. E’ probabile un americano, o comunque qualcuno esperto del mondo mediatico di lingua inglese.
E per finire, c’è da sostituire il vuoto lasciato dall’arcivescovo Jean-Louis Bruguès alla Congregazione per l’Educazione cattolica. Brugués è stato nominato Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Il prefetto della Congregazione, il cardinale polacco Grocholewski, non è alieno da una soluzione “interna”, con la nomina di mons. Vincenzo Zani, ora sottosegretario. Ma non si esclude – anzi, pare sia questo l’orientamento prevalente – l’arrivo di un segretario dall’estero. E – guarda caso – dagli Stati Uniti. America uber alles…
Fonte: Vatican Insider