BEIRUT, LIBANO (4:10 AM) – Qualche ora fa, Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno lanciato una raffica di missili cruise verso la zona del campo di Damasco, causando massicce esplosioni vicino alla base aerea di Dumayr nella zona orientale di Qalamoun. Mentre il sito colpito è ancora sconosciuto, il corrispondente di campo di Al-Masdar a Damasco ha riferito che il bombardamento ha colpito la zona rurale di Damasco vicino la base aerea di Dumayr.
La base aerea di Dumayr è l’installazione militare dell’Air Force siriana utilizzata per lanciare attacchi aerei sulla Ghouta orientale durante l’operazione Damasco.
La Difesa aerea siriana ha risposto nel tentativo di abbattere i missili cruise; tuttavia, alcuni missili da crociera hanno già colpito l’area.
Al-Masdar in precedenza ha riferito che la base aerea di Dumayr era il probabile bersaglio perché i bombardamenti aerei sulla Ghouta orientale sono stati lanciati da questo sito.
La Difesa aere siriana ha intercettato e distrutto alcuni dei missili USA
BEIRUT, LIBANO (7:00 AM) – Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno lanciato attacchi aerei contro obiettivi governativi multipli a Damasco sabato mattina presto, per colpire presunti siti di armi chimiche.
Il fumo delle esplosioni può essere visto sorgere da una struttura di ricerca scientifica a Barzeh, che la coalizione afferma di essere utilizzata per la produzione di armi chimiche e biologiche.
I bombardamenti sono la risposta della coalizione USA a un presunto attacco di armi chimiche a Douma la scorsa settimana. La Siria e la Russia hanno entrambi negato le accuse, definendole “messe in scena” e una “fabbricazione” fatta dai ribelli jihadisti.
Nota: L’attacco è avvenuto con una azione unilaterale condotta dagli USA , Francia e Gran Bretagna, le stesse potenze che in questi anni hanno appoggiato e sostenuto, assieme all’Arabia Saudita, i gruppi terroristi che hanno seminato morte e distruzione in Siria. Il presidente Trump ha ordinato l’attacco a cui si sono accodati il governi di Francia e Gran Bretagna, senza neppure attendere l’esito di una ispezione internazionale di specialisti dell’ONU per verificare se ci sia stato effettivamente l’utilizzo di armi chimiche nella zona del Goutha, dove erano insediati i terroristi che dalle loro postazioni bombardavano i quartieri di Damasco.
La verifica era stata chiesta dalla Russia e dalla Siria che hanno sostenuto di disporre delle prove ineppugnabili che l’atacco chimico sua stata una messa in scena creata dai ribelli con l’appoggio dei servizi di intelligence britannici.
Fonte: Al Masdar News
Traduzione e nota: Luciano Lago