Il Papa sbarca su Twitter e nel suo primo «cinguettio» ringrazia per la «generosa risposta» e benedice tutti. E così un milione e 300omila «followers» segue lo scambio domande-risposte tra il Pontefice teologo e il suo gregge telematico. Ieri, dopo l’udienza generale nell’aula Paolo VI, uno speaker ha annunciato: «Ora il Santo Padre invierà il suo primo tweet».
Benedetto XVI si siede a una scrivania, scruta il tablet che gli viene porto, indugia un po’ con il dito sul touchscreen, poi invia il suo primo tweet dall’account @pontifex.
Sono le 11.27 e il suo «cinguettio» fa il giro del mondo: «Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi via twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore».
Dietro il primo tweet del Papa c’è il lavoro di una donna. A curare e mettere in funzione il profilo @Pontifex è stata Claudia Diaz-Ortiz. Guida l’innovazione social alla Twitter Inc..
Ha scritto: «Twitter per il Bene, cambia il mondo un tweet alla volta». Gestisce le iniziative filantropiche per il bene comune e il cause marketing per Twittere e lavora con leaders religiosi e organizzazioni. Classe 1982, laurea a Oxford, ha prestato servizio in un orfanotrofio cristiano in Kenya. Spiega: «I pastori me lo ripetono: Twitter è fatto per la Bibbia, per la capacità di trasmettere i versetti». Lo sbarco su Twitter, commenta l’Osservatore romano, «è stato spiegato indirettamente durante la catechesi, quando il Pontefice ha sottolineato che Dio non si è tolto dal mondo, non è assente, ma ci viene incontro in diversi modi, che dobbiamo imparare a discernere».
E tra gli spazi in cui è possibile scorgere i segni della presenza di Dio nel mondo ci sono anche i nuovi strumenti che la tecnologia mette a disposizione per comunicare, soprattutto nell’ambiente dei giovani».
Benedetto XVI era circondato, oltre che da monsignor Claudio Maria Celli e Thaddeus Jones del dicastero della comunicazione, appunto da Claire Diaz Ortiz di Twitter e da tre giovani in rappresentanza dei loro coetanei dei diversi continenti. Il Papa ha inviato altre tre riflessioni in 140 caratteri, in risposta ad alcune delle domande che nei giorni scorsi gli erano state indirizzate da tutto il mondo con l’hashtag #askpontifex (in italiano: #chiedialpapa).
Una di queste: «Come possiamo vivere meglio l’Anno della fede nel nostro quotidiano?», «Dialoga con Gesù nella preghiera, ascolta Gesù che ti parla nel Vangelo, incontra Gesù presente in chi ha bisogno».
Fonte: Vatican Insider