Sale l’attesa a Gerusalemme per la prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). Un richiamo, quello all’unità, che urge particolarmente in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, in questo periodo dominato da divisioni e persecuzioni. “Quel che il Signore esige da noi”, dal libro del profeta Michea, è il tema di quest’anno, proposto dai cristiani dell’India (Movimento Cristiano degli studenti in India), dal Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per l’unita dei cristiani, che si riferisce alla questione delle discriminazioni sia nella società indiana sia in tutto il mondo.
Come tradizione – riferisce l’agenzia Sir – ogni giorno della settimana, i cristiani appartenenti alle diverse comunità locali della Città santa, si riuniranno nelle Chiese delle altre confessioni per pregare insieme. Si comincia sabato 19 gennaio nella Chiesa del Santo Sepolcro, al Calvario con l’Ufficio della chiesa greco ortodossa per proseguire nei giorni seguenti nella cattedrale anglicana di San Giorgio, in quella armena di San Giacomo, nella chiesa luterana del Redentore. Mercoledì, 23 gennaio, sarà la Custodia di Terra Santa a ospitare la preghiera nella chiesa di San Salvatore. Siro-ortodossi, etiopi-ortodossi e greco-ortodossi chiuderanno la settimana ospitando le altre comunità nelle rispettive chiese. (R.P.)
Fonte: Radio Vaticana