Tanti auguri Papa emerito. Grazie!

Oggi il Papa emerito Benedetto XVI compie 86 anni. Li compie nella solitudine rotta solo dagli auguri delle persone più vicine a lui. Non ci saranno i festeggiamenti pubblici, anticipati o posticipati secondo i programmi della Santa Sede, né gli applausi e gli evviva della folla. Gli arriveranno gli auguri, obbligati o sinceri,  dei potenti della terra che lo hanno conosciuto e quelli di qualche primate di altra religione, i media certamente lo ricorderanno nei loro editoriali.  I giorni scorsi era circolata la notizia, subito dimensionata, di un suo progressivo indebolimento e di un dimagramento sospetto.

Ma Padre Lombardi ha smentito l’esistenza di qualsiasi malanno particolare: certamente l’abbandono del soglio pontificio deve essergli costato uno stress superiore alle sue scarse forze, forze che lui stesso aveva dichiarato precarie e che erano state la causa della sua rinuncia.

Da sempre si conosce il proverbio morto un papa se ne fa un altro, qui non è morto fisicamente nessuno, ma è bastato un altro per mettere  in ombra lui, che è stato un Papa eroico nel martirio di un Pontificato difficilissimo.

Coloro che non sapevano chi fosse lo hanno visto come lo sbiadito contrapposto del suo predecessore. Molti, credenti e non, accolsero la sua elezione con paragoni a lui sfavorevoli, che ora rievochiamo solo per affermare che erano tutti ingiustificati e ingiusti.

Il suo pontificato è stato contraddistinto dall’esaltazione dell’amore di Dio per gli uomini, nelle parole e negli scritti teologici, ma anche nel manifestare come quell’amore avesse permeato la sua spiritualità. Così, a fronte della pretesa di volerlo identificare come il tedesco di ferro, il teologo intransigente, il sacerdote freddo e distaccato dalla realtà, ha dimostrato come sia compatibile la mitezza del carattere con la fermezza nelle decisioni.

Uno semina e uno miete (Gv 4, 37) Papa Bergoglio conosce perfettamente quanto e come abbia seminato Benedetto XVI, quindi non è per pietà o adulazione che lo onora e gli mostra riguardo. Il terreno che Giovanni Paolo II ha arato con la sua forza travolgente, Benedetto ha seminato con accorgimento e fatica e, grazie a loro, la Chiesa ora sta vedendo fiorire una nuova primavera.

Noi vogliamo augurare a quel grandissimo Papa, che lo Spirito Santo ci ha donato, tanta pace e gioia del cuore, mettendolo sotto la protezione della Madre della Chiesa e  inviandogli un nostro riconoscente: GRAZIE!

 

La Redazione de La Madre della Chiesa