La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che il matrimonio è un diritto garantito dalla Costituzione americana anche alle coppie omosessuali. Ciò significa che tutti gli Stati del Paese dovranno permettere a due persone dello stesso sesso di sposarsi e riconoscere i matrimoni omosessuali contratti in qualsiasi parte del Paese, cosa che attualmente non avviene.
Finora infatti la questione era materia dei singoli stati: 37 quelli che avevano già deciso, nel corso degli anni, di legalizzare le nozze omosessuali (più il District of Columbia). Solo in 13 stati il matrimonio gay era esplicitamente vietato.
Secondo un sondaggio di Gallup, dal 1996 al 2014 i cittadini americani favorevoli alla legalizzazione dei matrimoni gay sono passati dal 27 al 55 per cento.
L’amministrazione democratica del presidente uscente Barack Obama è favorevole all’equiparazione fra matrimonio omosessuale ed eterosessuale già dal 2011. Una precedente sentenza della Corte aveva riconosciuto a livello federale la validità di tali unioni, ora i singoli stati non potranno più sottrarsi a questo riconoscimento.
La sentenza era ampiamente attesa vista anche la difficoltà di trovare qualcuno che difendesse la tesi opposta di fronte alla Corte.
Fonte: Aleteia