Non sono rassicuranti le notizie che giungono dalla Siria. Padre Halim, frate libanese della Custodia di Terra Santa e ministro regionale della Regione San Paolo, segue con apprensione l’evolversi della situazione. E’ quanto riferisce lo stesso religioso, in stretto contatto con i confratelli siriani, ai microfoni del Franciscan Media Center.
Nel riferire la situazione che stanno vivendo i cristiani nella guerra civile – riporta l’agenzia Sir – il francescano afferma: “i cristiani dicono sempre di non avere altra speranza se non in Dio. Nessuno li può salvare se non un miracolo dall’alto. Un frate mi ha detto che la gente ha visto che le chiese – nonostante tutte queste difficoltà – durante la messa e le celebrazioni eucaristiche sono piene. E qualche volta anche di più dei tempi normali”. Motivo di così tanta affluenza sta nella frase riferita da padre Halim: “Se dobbiamo morire è meglio morire in chiesa che a casa. E quindi nonostante tutto c’è ancora uno spiraglio di fede, di gente che tenta ancora e ha una fede forte in Dio. É solo lui che potrebbe salvarli. Il Principe della Pace di cui celebriamo il Natale, che porti la pace nei cuori di tutti i siriani, che ci sia la pace dappertutto”. (R.P.)
Fonte: Radio Vaticana