La Conferenza episcopale scozzese torna a pronunciarsi sulla legge in materia di matrimoni gay proposta dal governo locale, e lo fa istituendo la Commissione per il matrimonio e la famiglia che sarà operativa dal mese di ottobre.
La preoccupazione dei vescovi sul fatto che la nuova norma non abbia esplorato a sufficienza tutte le implicazioni del caso, è espressa ancora una volta dall’arcivescovo di St. Andrews ed Edimburgo, cardinale Keith O’Brien, che ricorda come in una consultazione pubblica, il 65% degli scozzesi si sia pronunciato contro le unioni omosessuali e la possibilità di definirle “matrimoni”.
Il rischio, secondo il porporato, le cui parole vengono riferite dal Sir, è che la ridefinizione del matrimonio possa comportare l’ingresso di più partner nell’unione o l’obbligo per i ministri del culto di celebrare matrimoni gay, come accaduto in Danimarca alla Chiesa luterana evangelica. (R.B.)
Fonte: Radio Vaticana