Martedì prossimo, davanti alla basilica di S. Maria Maggiore a Roma sarà rievocato, come da tradizione, il miracolo della Madonna della neve, risalente al 5 Agosto del 358 d.C. Maria, secondo la tradizione, apparve in sogno a un nobile patrizio e alla moglie, che, non avendo figli, avevano deciso di far edificare una chiesa in suo nome e disse loro che un miracolo gli avrebbe indicato il luogo su cui costruirla.
Anche il papa Liberio fece lo stesso sogno e il giorno seguente, recatosi sull’Esquilino, lo trovò coperto di neve . Il Papa stesso tracciò il perimetro dell’edificio e la chiesa fu costruita a spese dei due coniugi, divenendo nota come chiesa di Santa Maria `Liberiana´ o popolarmente `ad Nives´.
Quest’anno l’ideatore dell’iniziativa, l’architetto Cesare Esposito, dedica l’ormai tradizionale spettacolo di luci e musica a Papa Francesco «perché – spiega – ha commosso il mondo dando la sua ricchezza nei cuori e la speranza all’umanità difendendo gli umili».
Dalle 21 fino alle 24 lo spazio architettonico di piazza Santa Maria Maggiore sarà avvolto da luci riflesse multicolori, la ribalta e il proscenio animeranno le parole del trattato scritto sul miracolo e sulla storia della città di Roma e sulle sue antiche tradizioni. «Le statue di marmo della basilica – sottolinea Esposito – saranno illuminate con effetti speciali, con specchi voltaici per carpire il cielo antico di Roma, le nuvole che con le macchine fabbrica-neve imbiancheranno tutta la piazza e simbolicamente la città di Roma.
La neve scenderà come messaggio di pace e di speranza: le note del messia di Hendel aprirà il miracolo, apparirà la Madonna come segno di assoluta forza verso l’amore dei suoi fedeli».
Il sogno di Esposito è quello che il Papa martedì assista allo spettacolo a Santa Maria Maggiore, basilica a cui è molto legato tanto da esserci andato sin dal primo giorno del suo pontificato a pregare.
Fonte: Vatican Insider