Ci sarà un anno di tempo per trovare una mediazione: per ora, le istituzioni e le organizzazioni religiose degli Stati Uniti (considerate, tuttavia, tali sulla base di alcune restrittive caratteristiche, dichiarate dalle stesse autorità federali) non sono obbligate a rispettate le nuove direttive sanitarie, entrate in vigore il primo agosto. Queste – ricorda L’Osservatore Romano – prevedono l’adeguamento dei piani di assistenza coperti dalle assicurazioni private che devono essere garantite da tutti i datori di lavoro, nell’ambito dei quali sono inclusi anche l’utilizzo di farmaci abortivi e il ricorso a interventi di sterilizzazione.
Fonte: Avvenire