In giugno abbiamo due importanti ricorrenze, il giorno 11 si celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù e in quello successivo viene fatta memoria del S. Cuore di Maria. La devozione al S. Cuore di Gesù, che si sviluppò fin dai primi secoli della Chiesa, nell’attuale forma riparativa dei primi nove venerdì del mese si deve a S. Margherita Maria Alacocque, vissuta nella seconda metà del ‘600, monaca visitandina del convento francese di Paray-le-Monial, a cui il Salvatore si manifestò quattro volte. (qui)
«Gesù mi si presentò coperto di piaghe, chiedendomi di guardare lo squarcio del suo sacro Costato: un abisso senza fondo scavato dall’enorme freccia dell’amore. (…) Esso è la dimora di tutti coloro che Lo amano. (…) Ma siccome l’ingresso è piccolo, per entrarvi è necessario farsi piccoli e spogliarsi di tutto». Indicando le proprie ferite, Gesù le disse: «Osserva in quale stato mi riduce il mio popolo eletto, da me destinato a placare la mia giustizia, e che invece segretamente mi perseguita! Se esso non si pente, lo punirò duramente. Una volta preservati i miei giusti, immolerò tutti gli altri al furore della mia collera,
Egli mi fece vedere che l’ardente desiderio che aveva di essere amato dagli uomini e di sottrarli alla via della dannazione, nella quale Satana li precipita a moltitudini, lo aveva spinto a formare questo progetto di manifestare il suo Cuore agli uomini, con tutti i suoi tesori di amore, di misericordia, di grazia, di santificazione e di salvezza ivi contenuti, affinché coloro che desiderassero tributargli tutto l’amore, l’onore e la gloria di cui fossero capaci, venissero da Lui arricchiti con abbondanza e profusione di quei divini tesori del Cuore di Dio, dei quali era la fonte.
E’ necessario onorarne l’immagine esponendola pubblicamente. Dovunque verrà esposta per essere onorata, Egli da lì diffonderà le sue grazie e benedizioni. Questa devozione è come un estremo sforzo del suo amore, che desidera favorire gli uomini in questi ultimi tempi, per liberarli dal dominio di Satana, che intende distruggere»
Nella quarta ed ultima apparizione, Gesù le si manifestò dicendole: «Ecco quel Cuore che ha talmente amato gli uomini, da non aver risparmiato nulla, fino a esaurirsi e consumarsi, per testimoniare a loro il proprio amore. Ma dalla maggior parte di loro non ricevo in risposta che ingratitudini per le loro irriverenze e sacrilegi e per la freddezza e disprezzo che hanno verso di Me nell’Eucaristia. Quello che più mi ferisce, è che così agiscono anche cuori consacrati.
Per questo, ti chiedo che, il primo venerdì successivo all’ottava del Corpus Domini, venga dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, comunicandosi in quel giorno, per ripararlo dagli insulti che ha ricevuto nel tempo in cui viene esposto sugli altari. Ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per diffondere con abbondanza gli influssi del suo divino amore su coloro che lo onoreranno in questo modo»
Nel maggio 1668 il Signore le aveva confidato: «Nell’eccessiva misericordia del mio Cuore, io ti prometto che il suo onnipotente amore, a tutti coloro che si comunicheranno consecutivamente in nove primi venerdì del mese, concederà la grazia della penitenza finale, evitando di morire in mia disgrazia e privi dei Sacramenti, ricevendo in Esso sicuro rifugio all’ultimo momento di vita».
In alcune sue lettere, la veggente ribadì la promessa ricevuta: «Questo Cuore divino regnerà, nonostante tutti coloro che vorranno opporglisi; Satana finirà umiliato con tutti i suoi seguaci»
Dai testi scritti dalla santa, sono state poi estrapolate le dodici promesse di Gesù ai devoti del suo Sacro Cuore. (qui)
La devozione al suo Sacro Cuore la S. Vergine la chiese apparendo a Suor Lucia Dos Santos, la veggente di Fatima, il 10 ottobre 1925, a Pontevedra in Spagna. Le disse: “Guarda, figlia mia, il mio cuore coronato di spine che gli uomini ingrati in ogni momento mi conficcano con bestemmie e ingratitudini.
Tu, almeno, cerca di consolarmi e dì che prometto di assistere nell’ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla salvezza, tutti coloro che il Primo Sabato, per cinque mesi consecutivi, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, pregheranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando sui 15 Misteri del Rosario con l’intenzione di darmi sollievo”.
Raccontò la Suora: “Nostra Signora mostrò il suo Cuore coronato di spine, che rappresentano i nostri peccati. Chiese che facessimo atti di riparazione per levargliele, con la devozione riparatrice dei cinque Primi Sabati. Come ricompensa ci promette tutte le grazie necessarie alla salvezza.”
Lucia scrisse poi: “Dalla pratica della devozione dei Primi Sabati, unita alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, dipende la guerra o la pace nel mondo”. (qui)
E’ singolare che entrambe le devozioni siano in qualche modo legate alla storia di Francia e precisamente alla Rivoluzione del 1789. Infatti essa scoppiò un secolo esatto dopo che Gesù, attraverso Santa Margherita Maria, ebbe invitato Luigi XIV, il Re Sole, a consacrare se stesso e il suo regno al suo sacratissimo Cuore, chiedendogli di “… regnare sul suo palazzo, essere dipinto sui suoi stendardi, stampato sulle insegne, per renderlo vincitore su tutti i nemici, abbattendo ai suoi piedi le teste orgogliose e superbe, per farlo trionfare su tutti i nemici della Santa Chiesa…” La richiesta non fu accettata e le conseguenze le stiamo ancora pagando.
La Santa Vergine, a proposito della richiesta di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato, si lamentò con Lucia: “”Non vollero soddisfare la Mia richiesta!… Come il Re di Francia si pentiranno e lo faranno ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori per il mondo, provocando guerre, persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre avrà molto a soffrire.” (cfr. Le apparizioni della Madonna e la storia d’Europa).
Anche ai nostri giorni il Salvatore ci rinnova gli stessi inviti. Leggiamo nel libro di Claudia Matera Rivelazioni profetiche di Suor Maria Natalia Magdolna, la mistica ungherese del ‘900 che ha salvato la sua Nazione dall’ateismo, che il 15 agosto 1942 Gesù le rivelò: “Come sono entrato nel mondo attraverso il Cuore Immacolato di mia Madre, così è attraverso lo stesso Cuore che le anime verranno al mio Sacratissimo Cuore”, le disse. “Io promisi molte cose al mondo tramite mia figlia Margherita Maria, ma nella mia tenerezza infinita voglio concedere ancora di più. Se le persone desiderano i benefici delle mie promesse devono amare e venerare il Cuore Immacolato di mia Madre.
Il più grande segno di venerazione che chiedo è che, adeguatamente preparate e piene di pentimento per i loro peccati (cioè ben confessate, ndr), mi ricevano nell’Eucarestia per nove mesi consecutivi, al primo venerdì e al primo sabato di ognuno di questi nove mesi, così come chiesi già per i primi venerdì. L’intenzione dovrà essere quella di consolare il mio Sacro Cuore in unione con il Cuore Immacolato di Maria, offrendo la santa Comunione come atto di riparazione”.
Il Signore le insegnò anche la preghiera da recitare in tali giorni: “Sacratissimo Cuore di Gesù, ti offro questa santa Comunione attraverso il Cuore Immacolato di Maria, in espiazione di tutti i peccati commessi contro di te.”
Inoltre al compimento di questa doppia novena Egli ha accostato trentatré promesse di grazie e favori, elencate nel citato libro della Matera.
La prima richiesta di riparazione alle offese recate al suo S. Cuore, nel 1689, non venne accolta e dopo un secolo esatto scoppiò la Rivoluzione francese che incendiò l’Europa e produsse migliaia di morti e molte persecuzioni alla Chiesa. La seconda, nel 1925, rivolta a riparare le offese al S. Cuore di Maria, nemmeno venne esaudita e dopo quattordici anni scoppiò la seconda guerra mondiale.
Se nemmeno questa doppia novena verrà accolta che conseguenze porterà? Sia a Suor Maria Natalia sia al sacerdote Don Dolindo Ruotolo, un gigante di spiritualità contemporaneo di P. Pio che molto lo stimava, Gesù ha profetizzato una terribile guerra di purificazione del mondo, dopo la quale si avvererà il trionfo dei Sacratissimi Cuori e una primavera di pace. Lo stesso fu profetizzato dalla Madonna a Quito, in Ecuador (qui)
Da sapere poi è che sono state istituite la Guardia d’onore al Sacro Cuore di Gesù, fondata nel 1863 in Francia (qui) e quella al Sacro Cuore di Maria, approvata dalla Santa Sede nel 1931 grazie ai buoni uffici del futuro Pio XII (qui e qui), arciconfraternite entrambe composte sia da laici che da religiosi e a cui tutti possono decidere di far parte.
Ora un breve cenno sulla preghiera. Il sacerdote don Dolindo Ruotolo, nei suoi commenti al capitolo 9 del Vangelo di S. Matteo, spiega il significato del spirito muto che Gesù, dopo aver riportato in vita la figlia di Giairo, scacciò da un indemoniato .
Riporto il testo: “Quando satana insidia un’anima e l’allontana da Dio, la rende muta perché le toglie la preghiera. Diciamo senza timore di esagerare che l’impotenza che certe anime sentono a pregare – e specialmente a pregare con le voci della Chiesa (rifiuto a recitare il Breviario, a dire il Rosario, ad ascoltare la Santa Messa) – è una vera ossessione diabolica. Non si può spiegare diversamente quel torpore, quella noia, quell’inceppamento della lingua e delle labbra, quel disprezzo che l’anima sente per la preghiera… le anime ossessionate contro la preghiera sono prese dal demonio muto.
Bisogna tremare quando si trova in noi un simile stato e correre a Gesù in chiesa, dinanzi al Santissimo Sacramento, recitando le preghiere della Chiesa per ottenere che vada via il demonio muto e ritorni la dolcissima favella della preghiera.”
Nello scorso incontro P. Diego ci ha invitato a un momento di preghiera individuale allo Spirito Santo. Una persona, presente tra noi, da decenni non riusciva più a pregare da sola e aveva chiesto più volte al Signore di liberarla da questo impedimento partecipando spesso anche a messe di guarigione interiore. Ma tutto era stato vano.
Durante quei momenti di preghiera silenziosa ha ripetuto l’invocazione allo Spirito Santo per ottenere questa grazia e, finalmente, è stata esaudita.
Ringraziamo Dio per averle tolto quella dolorosa prova, sicuramente salvifica, e diamo lode alla SS. Trinità per tale forte segno di benevolenza, perché confidiamo che questo sia stato solo il primo dei frutti che coglieremo noi e quelli che verranno a pregare insieme a noi. Lode e gloria a te Signore Gesù, che ci hai voluto qui e ci ascolti.
Paola de Lillo