Nell’intera Unione Europea quasi un milione di persone, in maggioranza donne, sono costrette in condizioni di schiavitù, per sfruttamento sessuale (270mila) o lavoro forzato (670mila). Lo denuncia un’indagine dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Lo sfruttamento sessuale coinvolge in particolare donne provenienti dall’Asia, dall’Africa e dall’Europa centrale e sudorientale, mentre le vittime del lavoro forzato, secondo le analisi dell’ILO sono soprattutto cittadini comunitari. I settori nei quali il fenomeno è più presente sono l’agricoltura, il lavoro domestico, il manifatturiero e l’edilizio.
Fonte: Zenit