Pechino (AsiaNews) – Nelle ultime settimane i cyber utenti cinesi, sempre più impegnati nel denunciare abusi e storture del sistema di potere nazionale, hanno combattuto e vinto persino contro il nepotismo imperante nel Partito comunista: almeno 4 casi di “potere ereditario” sono stati scoperti e sconfitti da internet.
Un “principino” della ricca provincia meridionale del Guangdong è stato rimosso dal suo posto e riportato al rango di commesso governativo dopo che un gruppo di utenti di internet ha messo in dubbio la sua troppo rapida scalata al potere. Jiang Zhongyong, 29enne figlio del vice presidente della locale Conferenza consultiva politica cinese (Ccpc), è stato degradato dopo l’intervento delle autorità centrali chiamate in causa dalle diverse denunce apparse sul web.
Jiang entra nel governo della municipalità di Paotai nel marzo 2007 come commesso. Dopo soli quattro mesi viene promosso a vice presidente della Lega giovanile comunista della zona. Nel novembre del 2011, quando il padre va in pensione ed entra nella Ccpc (organismo consultivo, ma di grande influenza), il figlio ottiene la sua carica: vice presidente della contea a 27 anni.
La comunità virtuale non approva la decisione e inizia a chiedere giustizia ai vertici nazionali: secondo i regolamenti interni, infatti, il salto fra commesso e dirigente richiede almeno 3 anni di servizio. La campagna ottiene il suo risultato, e il Partito rimuove Jiang annunciando che “saranno puniti tutti coloro che violano i codici di condotta interni”.
Il controllo operato da internet sulla scena politica e sociale della Cina sembra dunque aumentare di potere. Mentre si moltiplicano i casi di malasanità e di persecuzione civile denunciati dalla Rete – soprattutto attraverso Weibo, il più popolare sito di microblogging del Paese – in questi giorni arrivano anche altre vittorie contro il sistema di nepotismo e clientelarismo imperante nel Partito comunista. Altri 3 casi, tutti nella provincia dell’Hunan, sono stati infatti scoperti e denunciati dai cyber utenti.
Lo scorso 10 maggio, il portale Chengdu.cn ha denunciato i legami di parentela fra Wang Fang – 29 anni e segretario della Commissione della Lega giovanile di Leiyang – e Lei Qiusheng, ex capo della propaganda locale che sarebbe suo suocero. Sempre a Leiyang è stata nominata vice sindaco Wang Qing, 31 anni (nella foto), che non avrebbe le credenziali per il ruolo: anche lei ha parentele influenti.
Infine c’è il caso di Xu Tao, 27 anni, nominato vice presidente della contea di Xiangtan senza averne i giusti requisiti. Il padre è l’ex capo del Congresso del Popolo del distretto di Yuhu, mentre la madre è il vice direttore dell’Ufficio del procuratore dello stesso distretto. Il ragazzo è stato promosso 7 volte in 5 anni dalla sua laurea, ma dopo la denuncia della Rete è stato costretto alle dimissioni.