Pedofilia: coprì abusi, via il vescovo di Minneapolis

John NienstedtCadono le prime teste dopo la linea dura inaugurata da Papa Francesco contro chi ha coperto gli abusi sessuali nella Chiesa. Negli Stati Uniti si è infatti dimesso l’arcivescovo John Nienstedt, dopo che la diocesi è stata formalmente accusata di non essere stata in grado di proteggere diversi bambini da un prete  pedofilo poi condannato per molestie.

Con l’arcivescovo ha rimesso il suo incarico anche il vescovo ausiliario Lee Anthony Piché. Le dimissioni sono state accettate dal Pontefice. I due alti prelati hanno gettato la spugna in base alla norma del Codice di diritto canonico che prevede le dimissioni dei vescovi prima del pensionamento a causa di malattia o di altri `seri motivi´ che li rendono inadatti alla carica ricoperta.

Il Papa ha quindi nominato temporaneamente un amministratore apostolico, il reverendo Bernard A. Hebda, arcivescovo assistente di Newark in New Jersey, per gestire l’arcidiocesi. Insomma, una sorta di commissariamento.

Le dimissioni di Nienstedt e Piché sono le prime dopo che Papa Francesco qualche giorno fa ha istituito un «tribunale» per i cosiddetti vescovi «insabbiatori».

In una dichiarazione ufficiale Nienstedt ha detto di essersi dimesso per dare alla diocesi un nuovo inizio. Ma ha anche sottolineato di andar via con la coscienza pulita. «Io e la mia squadra – si è difeso – abbiamo messo in atto procedure coerenti per assicurare la protezione di minori e di adulti vulnerabili».

La gente dell’Arcidiocesi di St. Paul e Minneapolis, ha aggiunto invece Piché, ha bisogno di speranza e di guarire da certe ferite, e io «ero un ostacolo. Per questo ho dovuto dimettermi».

L’arcivescovo Niebstedt è stato costretto ad andarsene dopo essere finito sotto attacco per il rifiutato di dimettersi un anno fa, dopo le forti critiche da parte di Jennifer Haselberher, ex vicerettore per gli affari canonici, la quale aveva accusato la Chiesa di aver usato un sistema di archiviazione che consentiva di coprire informazioni di preti colpevoli che rimanevano in carica.

Non è chiaro se una volta che il tribunale sarà attivo a tutti gli effetti si occuperà del caso di Nienstedt e di Piché perché attualmente non sono più in carica.

Fonte: Vatican Insider