Pannella attacca il Centro Culturale Lepanto

Ancora una malefatta di Pannella. Questa volta dai microfoni di Radio Radicale si è messo ad attaccare e diffamare il Centro Culturale Lepanto che, fra l’altro, ha come Presidente dei soci fondatori quell’ottimo e coraggioso cattolico di Roberto De Mattei. L’affronto subito da Pannella sarebbe la diffusione di idee e verità opposte alle sue ideologie mortifere e nefaste. Pubblichiamo quindi volentieri la lettera con cui Fabio Bernabei, Presidente del Centro Culturale Lepanto, spiega le motivazioni dell’attacco radicale e chiede la solidarietà di amici e sostenitori.

“Caro amico, gentile amica, ieri Marco Pannella in persona, con una intervista a Radio Radicale, ha invocato una mobilitazione per fermare l’azione del Centro Culturale Lepanto.Il Leader radicale ha prima criticato Benedetto XVI, perche’ nel viaggio in Libano appena concluso ha denunciato i fondamentalisti in campo islamico ma poi tra le fila cattoliche “si tiene Lepanto” da Pannella descritta, in tono irridente, come una “grande organizzazione cristiana italiana” anima del fondamentalismo cristiano.

Pannella ha quindi invitato quella base del mondo cattolico e del mondo comunista “a cui dobbiamo le grandi vittorie civili” (cioe’ l’aborto e il divorzio) ad isolare ed emarginare l’associazione da me presieduta, evidentemente di ostacolo ad una nuova “grande vittoria civile”: la legalizzazione delle droghe! Puo’ rendersi conto lei stesso con il video della “Conversazione settimanale con Marco Pannella” su Radio radicale, ascoltando il passaggio dal 1 h e 28 minuti in poi: (http://www.radioradicale.it/scheda/360373)

Questa presa di posizione contro il Centro Culturale Lepanto del leader storico radicale giunge dopo una lunga serie di proteste e critiche delle piu’ attive associazioni radicali antiproibizioniste nei nostri confronti, da ultima l’aspra relazione della Direzione dei Radicali Italiani del 12 agosto scorso dal titolo “La battaglia di Lepanto contro la scellerata Rita Bernardini” e consultabile sul sito www.radicali.it. I toni radicali hanno subito un deciso inasprimento dall’inizio della nostra campagna di informazione quando Radio Radicale, nella trasmissione del 14 maggio scorso, si congratulava del fatto che la legalizzazione della Marijuana “medica” della Regione Toscana non aveva incontrato alcuna resistenza nel Paese eccetto la reazione dei, dicevano allora, “quattro gatti” del Centro Culturale Lepanto.

Il Centro Lepanto e’ infatti diventato un obiettivo dell’azione politica del Partito Radicale dopo la sua vittoriosa campagna che ha fermato l’iter in Parlamento del Progetto di Legge n. 2641, prima firmataria l’on. Bernardini, che voleva togliere le sanzioni penali alla “coltivazione domestica di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope” e che era ad un passo dall’essere approvata!

ORA CHE PANNELLA CI VUOLE ZITTIRE, LEI DA CHE PARTE STA?

Gli uomini e le donne di buona volonta’ per cui la legalizzazione delle droghe non e’ affatto una “conquista civile” devono fare l’opposto di quello che auspica Pannella: rilanciare le attivita’ e gli sforzi di studio e di riflessione del Centro Culturale Lepanto sulle mire ideologiche della lobby antiproibizionista.

Lei, con il suo supporto nella campagna di email e di preghiere, ha contribuito in maniera determinante al successo della campagna parlamentare del Centro Lepanto.

I bambini, ma anche le persone ammalate, hanno DI NUOVO BISOGNO DEL SUO IMPEGNO per denunciare la strategia di medicalizzazione della Marijuana che elude, grazie ad un voto di maggioranza di politici locali, il rigoroso iter di verifica scientifica obbligatorio per qualunque farmaco.

Abbiamo pubblicato un manuale, unico nel suo genere, che smaschera con una documentazione inattaccabile il mito dell’uso terapeutico della cannabis: “Cannabis Medica” edito dalla Sugarco.

Mi aiuti a moltiplicare gli effetti della campagna di informazione del Centro Culturale Lepanto che e’ vincente perche’ sorretta dalla ricerca scientifica e da quei valori familiari naturali e tradizionali che il Papa stesso non ha esitato a definire non-negoziabili e che sono alla base della difesa della dignita’ e della libertà dell’uomo sempre compromessa dall’uso di droghe (legali o illegali che siano).

Io e Lei spezzando la “congiura del silenzio” con articoli, dibattiti e presentazioni sul tema di questa importante opera, e sensibiiizzando cosi’ l’opinione pubblica sull’urgente problema, possiamo vanificare in poco tempo gli sforzi dei, pur aggressivi e ben finanziati, gruppi di pressione Pro Marijuana Medica. Esattamente quello che tanto temono Pannella e i Radicali.

Aspetto sue nuove alla email associativa: lepanto@lepanto.org

Suo, in Gesu’ e Maria.

Fabio Bernabei”

Fonte: IlQuintuplo.it