Nuova Zelanda: approvate le nozze gay. I Paesi in cui esiste la legge

Troviamo singolare che si discrediti una visione del matrimonio che ha le sue origini nella natura umana e che è comune a tutte le culture”. Con queste parole riprese dall’agenzia Apic, il Presidente della Conferenza episcopale neo-zelandese, mons. John Dew, ha commentato a caldo la legalizzazione dei matrimoni omosessuali. Il Parlamento di Wellington ha infatti approvato oggi a larghissima maggioranza e in via definitiva un emendamento alla legge che regolava i matrimoni.

  

Il nuovo testo, approvato con 77 voti contro 44, ridefinisce il matrimonio come unione fra due persone, piuttosto che fra un uomo e una donna. La proposta, presentata dalla laburista Louisa Wall, è stata appoggiata dal Premier conservatore John Key.

Con la sua approvazione la Nuova Zelanda va ad allungare la lista dei 12 Paesi che consentono il matrimonio omosessuale: dopo Olanda, Belgio, Canada, Sudafrica, Argentina, Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Uruguay, che ha approvato la nuova legge proprio questo mese. A questi vanno aggiunti nove Stati Usa (Massachusetts, Connecticut, Vermont, New Hampshire, New York, Maine, Maryland, Iowa, Washington più il District of Columbia), a quello brasiliano di Alagoas, al messicano Quintana Roo e allo stesso distretto federale di Città del Messico. (L.Z.)

Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana