Sembrava sorgere sotto i migliori auspici, con il mondo stranamente in pace ad esclusione del Sudafrica, dove si combatteva una sciagurata guerra di conquista dell’impero britannico ai danni dei coloni di origine olandese, i boeri. A Parigi fervevano i preparativi per quella che fu poi considerata la più grandiosa esposizione universale svoltasi in Francia, durante la quale agli oltre 50 milioni di visitatori furono mostrate le ultime scoperte della scienza e della tecnica.
Si era in pieno spirito positivista e ancora riecheggiavano le musiche del Gran Ballo Excelsior, che esaltava la grandezza della “Civiltà che vince, abbatte, distrugge, pel bene dei popoli, l’antico potere dell’Oscurantismo che li teneva nelle tenebre del servaggio e dell’ignominia. Partendo dall’epoca della Inquisizione di Spagna arrivo al traforo del Cenisio, mostrando le scoperte portentose, le opre gigantesche del nostro secolo”, così declamava l’autore della danza nel presentarla alla prima della Scala di Milano nel 1881.
A motivo delle migliorate condizioni di vita apportate dal progresso in tutt’Europa ferveva un tale euforico spirito di libertà e di ottimismo che quel periodo fu poi nostalgicamente definito dagli storici la Belle Époque.
Mentre gli uomini si insuperbivano della propria genialità inventiva e godevano della vita come avvenne nel tempo di Noè, solo una persona al mondo intuiva che stava per iniziare un periodo che avrebbe sconvolto tutta l’umanità e avrebbe condotto molte anime alla perdizione.
Infatti durante la celebrazione di una messa papa Leone XIII ebbe una visione spaventosa in cui udì Satana sfidare Gesù e chiedergli maggior tempo per strappargli le anime. Il Pontefice si affrettò a scrivere una preghiera di protezione da rivolgere a S. Michele Arcangelo al termine di ogni celebrazione eucaristica, formulò un rituale per gli esorcismi e, successivamente, indisse l’Anno Santo per il secolo che stava per iniziare.
La domanda che sorge spontanea è perché Gesù glielo consentì.
Rivisitando con gli occhi della fede il recente passato, di cui ancora stiamo sopportando le conseguenze, possiamo concludere che Nostro Signore, nella sua onniscienza, era certo che non avrebbe perso nessuna delle anime a Lui affidate e che la sfida del Maligno non solo non lo avrebbe visto perdente ma avrebbe addirittura accresciuto la Sua gloria.
Se raffrontiamo gli infiniti orrori e le perversioni inimmaginabili persino a Dio – come scritto nel libro dell’ancora attuale Geremia (32,35) – con l’apparente insignificanza delle poche anime fedeli a Gesù e al suo Vangelo si potrebbe credere che il Nemico finora abbia prevalso. In realtà le Sacre Scritture avevano già profetizzato che molti sarebbero stati i chiamati ma pochi gli eletti e che questi sarebbero stati nella dimensione di un piccolo gregge a cui al Padre era piaciuto dare il suo regno. Nell’imminenza della sua Passione Gesù pregò Dio per tutti coloro che avessero accolto la sua Parola anche in seguito affinché non si perdessero (Gv 17)
Se dunque Satana ha messo in campo guerre mondiali, stragi, persecuzioni e ogni genere di depravazione materiale e morale, il Signore dal canto suo ha suscitato sin dagli albori del Novecento un numero di mistici, dottori della Chiesa, fondatori e testimoni del Vangelo, soprattutto giovani e persino bambini, mai visto in tal numero in un così breve lasso di tempo. Ripercorrendo la storia della Chiesa degli ultimi cent’anni notiamo anche che il fiorire di queste personalità, quasi tutte già canonizzate, è iniziato nell’ultimo decennio del diciannovesimo secolo e si è via via esaurito fino a scomparire quasi del tutto ai nostri giorni.
Non solo. Il Signore non ha fatto mancare ai credenti la presenza protettiva di Maria, che con le sue apparizioni ha avvertito, ammonito e confortato i suoi figli.
Nel frattempo si è avverato quanto anticipato dalla Madonna a Quito, in Ecuador, tra il XVI e il XVII secolo: “Grandi eresie si abbatteranno sulla Terra alla fine del XIX secolo e per tutto il XX. La luce della fede si estinguerà a causa della quasi totale corruzione dei costumi. In quei giorni l’atmosfera sarà piena dello spirito di impurità (…), ci saranno grandi calamità, fisiche e morali, pubbliche e private. Il piccolo numero di anime in cui il culto della fede e della morale saranno mantenuti patiranno una sofferenza crudele e indicibile …” (qui)
Da notare che anche Lei ha circoscritto in un piccolo numero di anime – il piccolo gregge di cui ha parlato Gesù – coloro che, senza perdere la fede, avrebbero resistito ai dardi infuocati con cui il Nemico avrebbe corrotto e insozzato il mondo.
Gli esempi di come abbia agito subdolamente per subornare l’intelletto e l’anima degli uomini sono in così grande numero che è impossibile citarli tutti. L’obiettivo è stato raggiunto veicolando il veleno attraverso mezzi apparentemente innocui come i testi delle canzoni e la musica in genere, i film manipolatori, le opere dell’ingegno falsamente artistiche, le pedagogie buoniste e le mortifere ideologie moderniste. Tutto ciò è stato possibile grazie al diffondersi dei vari strumenti di comunicazione, utilizzando i quali è riuscito a sedurre intere, e inconsapevoli, generazioni.
Che lo schermo, televisivo o digitale, sia figura della statua fatta erigere dalla bestia di cui riferisce S. Giovanni nell’Apocalisse? (Ap 13, 14-15)
Neppure la fede ha lasciato immune, difatti ha suscitato una tal congerie di falsi profeti e false profezie da rendere attuale l’avvertimento di Gesù: “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.” (Mt 24,24; Mc 13,22)
Per descrivere l’attuale situazione ci viene in soccorso la descrizione che ne fece la S. Vergine a Quito: Ci sarà un clima avvelenato di impurità regnante che, come un mare lurido, invaderà vicoli, piazze e luoghi pubblici con incredibile libertà, in modo che non ci saranno più al mondo anime vergini.
Tuttavia le profezie della Signora del Buon Successo non terminarono qui, infatti ci avvertì che sarebbe scoppiata una terribile guerra purificatrice: “Allora sarà arrivata la mia ora, nella quale, in modo sorprendente, detronizzerò l’orgoglioso e maledetto Satana schiacciandolo sotto il mio piede e incatenandolo nell’abisso infernale, liberando così la Chiesa e la patria dalla sua crudele tirannia.”
Anche a Fatima ha annunciato che il Suo Cuore Immacolato alla fine avrebbe trionfato, sebbene si dolse con Suor Lucia del fatto che le sue richieste non erano state ascoltate (qui). Ma forse siamo ancora in tempo per riparare i peccati del mondo e mitigarne le inevitabili conseguenze. (qui)
Recentemente infatti la Provvidenza ha reso noto le rivelazioni profetiche di una mistica ungherese del Novecento, Suor Maria Natalia Magdolna (1901-1992), alla quale Gesù ha affidato il compito di condurre la sua Patria fuori dall’orbita di Satana e portarla ad essere un faro per l’Europa e per l’intera cristianità (qui).
Nei suoi scritti leggiamo la sintesi di tutti gli autentici interventi divini che si sono succeduti nel secolo passato attraverso i quali il Signore e sua Madre hanno offerto un piano di salvezza per il mondo intero.
Impossibile riassumere tutti i punti salienti del testo, ma ciò che sembra più urgente mettere in atto nell’attuale momento storico è quanto costantemente richiesto dalla S. Vergine in tutte le sue apparizioni del Novecento, ovvero l’espiazione, la riparazione e la penitenza, costituendo una milizia come ha già realizzato in Ungheria.
Anche a Suor Maria Natalia ha ripetuto la promessa fatta a Quito: “Nel momento in cui satana si illuderà di essere il padrone del mondo e penserà di essere sul punto di sedersi sul trono, gli strapperò il bottino dalle mani. La vittoria finale non apparterrà che al mio divin Figlio e a Me”
L’appello è rivolto a tutti i credenti, laici e consacrati, e per quanto possa apparire esiguo il gregge non possiamo dimenticare che Gesù affidò la Buona Novella a dodici apostoli e a cinquecento discepoli. (1Cor 15,6)
Paola de Lillo