Si è trattato di due distinti attacchi a chiese cristiane nel Nord della Nigeria e non, come si pensava in un primo momento, di un singolo attentato terroristico contro un luogo di culto. Sta di fatto che sale a 12 il numero complessivo delle vittime dell’intolleranza religiosa in Nigeria nel giorno di Natale.
Il primo assalto è avvenuto alla Church of Christ in Nations, a Postikum, nella provincia di Yobe. Un gruppo armato ha aperto il fuoco durante il culto, uccidendo sei persone tra cui il pastore protestante e dando poi alle fiamme l’edificio. Successivamente, un altro gruppo estremista ha attaccato la First Baptist Church, a Maiduguri, nello Stato di Borno: un diacono e cinque fedeli hanno perso la vita. Il terrorismo islamico, dunque, continua a colpire anche a Natale in Nigeria per il terzo anno consecutivo, a riprova che finora è mancata la volontà politica, non solo di garantire l’incolumità della comunità cristiana, ma anche di difendere lo stato di diritto. Un fenomeno aberrante, quello del terrorismo, reso possibile anche grazie a complicità interne, ai ranghi dell’esercito e delle istituzioni.
Padre Giulio Albanese
Fonte: Radio Vaticana