(di Federico Catani) Fervono i preparativi per la III Marcia nazionale per la Vita del 12 maggio a Roma. Alla mobilitazione, di cui hanno dato ampia notizia il Sir, organo della Conferenza Episcopale, e le principali agenzie stampa italiane, parteciperanno numerosissime realtà associative pro-life di tutta Italia.
I gruppi che hanno dato l’adesione comprendono Istituti religiosi, parrocchie, associazioni laicali, sezioni locali di “Scienza e Vita” e di Centri di aiuto alla vita. Sono oltre quaranta le città italiane da cui partiranno pullman alla volta di Roma per ribadire un fermo e deciso no all’aborto e alla legge 194 e un grande e gioioso sì alla vita, che va difesa dal concepimento alla morte naturale.
Quest’anno la novità è rappresentata dalla presenza di molte delegazioni straniere, provenienti da tutto il mondo. In particolare, interverranno alla Marcia la neo-presidente della storica March for Life di Washington, Jeanne Monahan, che a gennaio ha portato nella capitale statunitense ben 650mila persone, e la presidente del movimento Live Action, Lila Rose, nota per la sua lotta senza quartiere all’associazione abortista Planned Parenthood. Entrambe donne e giovani.
La mobilitazione di Roma avrà così un respiro internazionale, inserendosi nel contesto delle marce per la vita che da decenni si tengono in tutti quei Paesi dove sono state approvate leggi abortiste. Tra le personalità estere di rilievo, si segnalano anche il dottor Xavier Dor, finito più volte in carcere per le sue battaglie a difesa della vita e Nicholas Windsor, figlio della duchessa di Kent e nipote della regina Elisabetta. Anche a questa edizione, inoltre, parteciperà Gianna Emanuela Molla, figlia di santa Gianna Beretta Molla.
Numerose le adesioni e i messaggi di sostegno e incoraggiamento di varie personalità ecclesiastiche. A marciare vi sarà il card. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il quale ha recentemente dichiarato su “LifeSiteNews” che ogni singolo vescovo dovrebbe invitare la gente a manifestare attivamente in difesa della legge morale e naturale, senza paura di polemiche e senza alcun complesso di inferiorità.
Tra gli altri prelati che appoggiano la Marcia e che saranno a Roma, partecipando al grande convegno sulla bioetica che si svolge il giorno precedente presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, vi sono il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna e mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste.
Calorose adesioni sono giunte inoltre da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; mons. Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia; mons. Luigi Negri, vescovo di Ferrara; mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia e mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
La Marcia per la Vita, ha sottolineato mons. Paglia, «è un gesto per risvegliare le coscienze, per testimoniare la propria convinzione di fede, ma anche per mobilitare gli uomini di buona volontà in difesa della vita e mantenere vivo nella società il rifiuto dell’aborto come questione umana e antropologica decisiva e universale».
Come per gli anni passati, il Comitato organizzatore tiene a precisare che si tratta di una manifestazione aconfessionale e apartitica e come tale aperta a tutti gli uomini di buona volontà che condividono però l’urgenza e la necessità di difendere il diritto alla vita.
La Marcia partirà dal Colosseo alle 9 e si concluderà a Castel Sant’Angelo verso le 11,30. Sabato 11 maggio si terrà alle 20,30, presso la Basilica dei SS. Apostoli, una veglia di preghiera, presieduta da S.Em.za il card. Burke, in riparazione del crimine dell’aborto, con adorazione eucaristica e recita del santo Rosario. (Federico Catani)
Fonte: Corrispondenza Romana