Messaggio Quaresima. Card. Sarah: impegno della Chiesa nella carità è immenso

Il rapporto tra fede e carità, cuore del Messaggio di Quaresima del Papa, è stato al centro della presentazione del testo in Sala Stampa vaticana. Il cardinale Sarah, presidente di “Cor Unum”, ha ricordato l’immensa attività caritativa della Chiesa ed ha annunciato una missione in Giordania per coordinare gli aiuti nella regione e in particolare per la Siria.

 

L’impegno della Chiesa a favore dei poveri, delle vittime della guerra, delle famiglie in difficoltà, dei malati è impossibile da quantificare. Così il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che nel suo intervento ha più volte evidenziato come fede e carità siano le due facce di appartenenza a Cristo. Sono tre milioni e mezzo gli aiuti erogati dal Papa nel corso di questo ultimo anno: una dimostrazione della vicinanza di Benedetto XVI alle molte sofferenze del mondo. Il cardinale Robert Sarah:

“Nella Chiesa, ci sono almeno 165 Caritas in tutto il mondo e fanno parte di una confederazione che è la Caritas internationalis. Il lavoro della Chiesa per i poveri è immenso”.
 
Concetto espresso anche da mons. Segundo Tejado Muñoz, sottosegretario del Pontifiico Consiglio Cor Unum:

“Tanti ci chiedono perché non facciamo una statistica delle cose che fa la Chiesa, con numeri, cifre… E’ impossibile. La grande forza della Chiesa è il volontariato e tante volte è anonimo. Tante volte la carità cristiana è anonima. Questa è la grande forza. Poi, possiamo dare numeri ma, come si diceva nel Motu proprio Intima ecclesiae natura, la vera identità, la vera natura della carità sta nella vita della Chiesa, quindi delle parrocchie, delle comunità cristiane, dei singoli cristiani, che vivono la carità e tantissime volte in modo anonimo. Si potrebbero dare numeri ma sarebbero molto approssimativi”.

 
Al centro delle domande dei giornalisti, anche il Motu Proprio del Papa “L’intima natura della Chiesa” sul servizio della carità. Il porporato ha sottolineato l’impegno di Benedetto XVI nel chiarire alcuni aspetti normativi. Ancora il cardinale Robert Sarah:

“Il Santo Padre aveva già notato che mancava l’impegno del vescovo. Egli ha pensato di illustrare il lavoro e l’impegno del vescovo per avviare le attività caritative nella propria diocesi, nelle proprie parrocchie e per coinvolgere tutta la comunità. Questa mancanza di impegno del vescovo avrebbe potuto anche condurre l’attività caritativa della Chiesa verso una strada che non esprime veramente l’identità della Chiesa”.
 
Infine, a conclusione della conferenza stampa, è stato annunciato un nuovo viaggio in Medio Oriente, in programma dal 19 al 21 febbraio. Ad Amman, il cardinale Robert Sarah incontrerà anche il re Abdallah ed i delegati di Caritas Mona – Medio Oriente e nord Africa -, per discutere soprattutto della difficile situazione in Siria:

“Siamo nella fase di aiutare concretamente questi rifugiati e dunque continuiamo a seguire la situazione. Dobbiamo discutere e affrontare concretamente la situazione tragica nel Paese dove ora è inverno. C’è freddo, manca il cibo, mancano le medicine… Forse, non troveremo soluzioni ma vogliamo cercare di fermare questa guerra”.

 
Alla conferenza stampa, ha partecipato anche Michael Tio, presidente generale della Confederazione internazionale della Società di San Vincenzo de’ Paoli, che ha illustrato l’impegno dell’organizzazione umanitaria nel mondo: 148 i Paesi in cui è presente con 780 mila membri e 1,3 milioni di volontari a servizio di 30 milioni di poveri. Thio ha anche evidenziato come “la carità cristiana è amore per Dio che si trasforma in servizio per gli altri”.

Benedetta Capelli


 
Fonte: Radio Vaticana