Come ampiamente prevedibile, nella seduta odierna della Camera di Consiglio la Corte costituzionale ha dichiarato “manifestamente inammissibile”, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge 22 maggio 1978, n. 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, sollevata dal Giudice Tutelare del Tribunale di Spoleto. Lo rende noto la Consulta.
A sollevare incidente di costituzionalità, con ordinanza del 3 gennaio scorso, era stato un giudice tutelare di Spoleto nell’ambito di una vicenda che coinvolge una minore intenzionata a interrompere la gravidanza senza informare i genitori della sua decisione.
Fonte: Avvenire