Il Paraguay è uno di quei paesi in cui la “struttura di peccato” evocata da Giovanni Paolo II è tangibile (Sollicitudo Rei Socialisn. 36). Un vescovo e teologo della liberazione – Fernando Lugo – che preferisce la vita politica al ministero episcopale (per questo giustamente ridotto allo stato laicale), diventando Presidente del Paraguay, corruzione diffusa, difficile applicazione del diritto, violenza terroristica e di bande all’ordine del giorno, precaria governabilità, povertà diffusa, forte disuguaglianza sociale, elevato tasso di disoccupazione e di sotto-occupazione, infrastrutture carenti e l’esistenza di imprese pubbliche inadeguate in settori chiave, il diritto alla salute riservato solo a pochi, riciclaggio del denaro dei cocaleros denunciato dall’Onu ecc.
Fonte: Zenit