Comitato Verità e Vita.- Comunicato Stampa 179
La nascita in Messico di Abrahim da tre genitori, salutata trionfalisticamente dal genetista Boncinelli come un ulteriore passo in avanti nel processo di liberazione dai nostri condizionamenti biologici, specialmente da quelli negativi, in realtà rappresenta un’ulteriore reificazione dell’uomo da parte della biotecnologia che nella sua onnipotenza crede di poter liberare l’umanità dagli eventuali sortilegi negativi della natura, ma omette di dire con chiarezza il prezzo di queste presunte conquiste di civiltà.
In piena adesione ai principi sempre professati il Comitato Verità e Vita ribadisce ancora una volta che:
– la FIVET sia omologa che eterologa comporta l’uccisione di numerosissimi embrioni – in media ne sopravvive uno su 10 trasferiti in utero ed uno su 17 prodotti e scongelati – il cui numero viene notevolmente aumentato da questa tecnica per la sua occisività sicuramente non inferiore al 50-70% degli embrioni prodotti e sottoposti al prelievo e trasferimento di nucleo nel citoplasma dell’ovocita, cui è stato tolto il nucleo, del cosiddetto terzo genitore, contenente i mitocondri sani
– Come denunciato più volte, il Comitato Verità e Vita sottolinea ancora una volta che nessuna tecnica di fecondazione extracorporea è terapia della sterilità. Ciò nonostante il Ministro della Salute ha acconsentito di inserire tali tecniche tra i lea (livelli essenziali di assistenza), a spese dei cittadini che pagano le tasse, mentre carica del ticket piccoli interventi chirurgici veramente curativi come quelli per la cataratta, il dito a martello, etc…
– Questa tecnica presentata come riparatrice dei danni provocati dalla natura non sempre benevola è una vera e propria tecnica di selezione genetica cui si aggiunge lo sfruttamento del corpo di una donna estranea alla coppia che dovrà fornire più cellule uova mature contenenti mitocondri sani, perché durante il processo di asportazione del nucleo e di trasferimento del nucleo dello zigote/embrione la cellula uovo può andare incontro a qualche alterazione e perché molto probabilmente verranno trattati più embrioni in questo modo per poterli trasferire simultaneamente in utero o per crioconservarli per successivi tentativi.
Ciò che nel processo di Norimberga fu considerato crimine contro l’umanità oggi viene considerato un successo e lo scopo della genetica e della biotecnologia.
Mentre grandi organizzazioni mondiali si scagliano contro gli OGM e molte ditte produttrici di prodotti vegetali ed animali scrivono a caratteri cubitali sui loro prodotti “BIOLOGICI” “NO OGM” di fronte ai BGM c’è un assordante silenzio, che rivela la schizofrenica cui è stata indotta la nostra società dai mass media gestiti e finanziati da chi sull’uso di queste tecniche costruisce la sua fortuna e la sua effimera gloria.
Il mito del figlio perfetto, dell’uomo perfetto, del superuomo di hitleriana memoria si è insinuato con il massiccio bombardamento mediatico nella testa e nel cuore di tante persone, che accettano passivamente ogni aberrante manipolazione dell’uomo e della sua natura e dignità come segno di progresso e civiltà!
E’ necessario perciò – prima che sia troppo tardi! – che quanti credono ancora alla dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana si alzino in piedi e facciano udire la loro voce in difesa della dignità umana e della vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale.
Gridiamo ad alta voce che ogni concepito umano (zigote/embrione/feto) non può essere più trattato come un oggetto, ma che va rispettato, tutelato e difeso sempre e comunque e che non esiste legge giusta che possa autorizzarne la soppressione, la selezione, la produzione e la manipolazione genetica.