Allahabad (AsiaNews/Agenzie – 14/1/13)) – Oltre 10 milioni di pellegrini sono attesi oggi per la prima giornata del Kumbh Mela, il più grande festival della religione indù che si svolge ogni 12 anni. Dall’alba di questa mattina, centinaia di migliaia di pellegrini si sono già immersi nelle fredde acque del Sangam, punto in cui confluiscono i fiumi sacri del Gange, dello Yamuna e del Saraswati, nella città di Allahabad (Uttar Pradesh).
Per 55 giorni, fedeli indù provenienti da tutta l’India si riverseranno nella zona, per celebrare l’evento considerato “il più grande raduno dell’umanità sulla Terra”. Per i prossimi due mesi infatti, il Kumbh Mela promette di attirare più di 100 milioni di persone.
Come da tradizione, una lunga processione di sadhu (asceti) seminudi e ricoperti di cenere colorata, a cavallo di elefanti, ha aperto il festival.
Per accogliere i pellegrini, la città di Allahabad ha allestito 14 ospedali da campo con 243 medici a disposizione, e distribuito sul territorio più di 40mila bagni. A causa dell’alto livello di inquinamento del Gange e dello Yamuna, la scorsa settimana le autorità hanno vietato alle fabbriche che sorgono ai lati dei fiumi di scaricare i propri rifiuti nelle acque. Secondo la tradizione, l’immersione nel Sangam laverà via i peccati e aiuterà i fedeli a raggiungere la salvezza. Ma molti pellegrini che bevono l’acqua del Gange e ne portano a casa intere bottiglie, favoriscono la diffusione di malattie.
È anche allerta sicurezza: in tutte le strade principali della città vi sono posti di blocco della polizia, che ha destinato circa 30mila agenti per controllare il regolare svolgimento della festa.
Fonte: AsiaNwes