La nuova Carta che l’Assemblea costituente sta preparando in Egitto mette a rischio i diritti e la libertà delle donne. La denuncia è stata fatta da diversi intellettuali e rappresentanti dei partiti moderati egiziani, che già da tempo chiedono che l’Assemblea costituente, dominata dai partiti islamisti dei Fratelli Musulmani e dei salafiti, venga riformata per rappresentare davvero le diverse anime della società egiziana.
I PRECETTI DELLA TRADIZIONE ISLAMICA. Sotto i riflettori c’è l’articolo 36 della nuova Costituzione, che recita: «Le donne hanno uguali diritti rispetto agli uomini, in accordo con i precetti della tradizione islamica». A destare preoccupazione è proprio la dicitura “in accordo con i precetti della tradizione islamica”, che presenta diversi aspetti controversi. Uno di questi aspetti è stato messo in luce dall’esperto in diritto costituzionale Nour Farahat, che ha criticato aspramente quanto dichiarato dal membro dell’Assemblea costituente salafita Mohamed Omara. Durate un’intervista televisiva andata in onda domenica scorsa, Omara, che insegna all’università islamica di Al-Azhar, ha dichiarato che nel Corano ci sono passi che indicano che una donna può sposarsi anche se non ha ancora raggiunto la pubertà.
LE BAMBINE POSSONO SPOSARSI. «Nel Corano – ha detto Omara – si parla di divorzio con riferimento a donne che ancora “non hanno le mestruazioni”. Questo significa che una donna si può sposare per il diritto islamico anche se non ha ancora raggiunto l’età della pubertà». Per Farahat queste sono dichiarazioni «scioccanti», anche perché il passo si riferisce a casi in cui «donne adulte non hanno le mestruazioni per problemi di salute». Quello dell’età legale per il matrimonio è solo uno dei punti controversi che potrebbero essere messi in discussione se l’articolo 36 della Costituzione venisse approvato così com’è stato proposto. Altri temi problematici sono quello del divorzio, dell’abuso sessuale e del diritto femminile al lavoro.
COSTITUENTE ILLEGALE? Una prima bozza della Costituzione egiziana era prevista per i primi di ottobre. Secondo le regole attuali, la Carta dovrà essere approvata attraverso un referendum confermativo. Molti esperti sostengono che l’attuale Assemblea costituente potrebbe essere dichiarata non valida, visto che è stata scelta dal Parlamento, che però nel giugno scorso è stato sciolto dalla Corte suprema perché eletto con una legge elettorale in contraddizione con la Costituzione provvisoria.
Leone Grotti
Fonte: Tempi.it