Con un chirografo, Papa Francesco ha istituito oggi il “Consiglio di cardinali”, gruppo composto da otto porporati, i cui nomi sono stati resi noti il 13 aprile scorso, che avranno il compito di coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa e nel progetto di riforma della Curia Romana. Domani la prima riunione del Consiglio alla presenza del Pontefice. Le sessioni di lavoro proseguiranno fino a giovedì 3 ottobre. Sull’importanza di questa riunione, padre Federico Lombardi ha tenuto un briefing nella Sala Stampa vaticana.
Padre Federico Lombardi ha iniziato il briefing dando lettura di un Chirografo con il quale Papa Francesco ha specificato il ruolo e le funzioni degli 8 cardinali che, da domani, si riuniranno con il Pontefice fino al 3 ottobre.
Innanzitutto il gruppo si chiamerà appunto Consiglio e viene sottolineato che è frutto dei suggerimenti emersi già nelle Congregazioni generali prima dell’ultimo Conclave. Con il documento si stabilisce, dunque, formalmente che il Consiglio dei Cardinali aiuterà il Papa “nel governo della Chiesa” e “nello studio di un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana”.
Padre Federico Lombardi ha messo l’accento sul nuovo metodo di governo voluto da Papa Francesco:
“Un modo con cui forse si può definire questo Consiglio è ‘un ulteriore strumento che arricchisce il governo della Chiesa di una nuova modalità di consultazione’: quindi un arricchimento degli strumenti già a disposizione del Santo Padre per il governo della Chiesa tramite la consultazione, l’aiuto che può avere consultando”.
E’ sempre il Chirografo a evidenziare che il Consiglio, che può essere cambiato nel numero dei componenti, vuole essere un’ulteriore espressione della comunione episcopale e dell’ausilio al munus petrinum, al governo del Successore di Pietro. Padre Lombardi ha specificato quali sono le due parole chiave per inquadrare questo passaggio del Chirografo:
“Le parole chiave per pensare a questo metodo di governo che il Papa sta configurando credo che siano la sinodalità, l’idea del camminare insieme: una Chiesa che cammina insieme nelle sue diverse componenti e il Papa è in cammino con questa Chiesa; il discernimento, che è la ricerca della volontà di Dio attraverso una consultazione frequente e paziente”.
Il direttore della Sala Stampa vaticana ha, dunque, affermato che gli 8 cardinali, giunti a Roma in questi giorni, si sono già riuniti informalmente prima dell’incontro di domani con il Papa. Il Consiglio dei cardinali si è preparato con una raccolta di suggerimenti e proposte nelle loro aree geografiche.
Sono inoltre stati inviati al Papa documenti dai diversi dicasteri e dalla Segreteria di Stato. Complessivamente, ha detto padre Lombardi, si tratta di un’ottantina di documenti, dei quali il segretario del Consiglio mons. Semeraro, ha preparato una sintesi.
I lavori – ha proseguito padre Lombardi – si terranno nella Biblioteca privata della Terza Loggia, nell’Appartamento papale.
I cardinali, che alloggiano nella Casa Santa Marta, si riuniranno la mattina e il pomeriggio e il Papa sarà sempre presente tranne mercoledì mattina per l’impegno dell’udienza generale.
Padre Lombardi si è soffermato proprio su come il Papa interverrà alle sessioni di lavoro:
“Il Papa prevede di fare una introduzione molto breve e di ascoltare. Sostanzialmente la presenza del Papa è una presenza di ascolto di questi consiglieri che avranno – diciamo – molto da portare con le loro considerazioni, dato che il materiale è molto abbondante”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, padre Lombardi ha tenuto a specificare che con questo Consiglio non si introduce un governo collegiale da parte di Papa Francesco:
“Il Papa non è condizionato in nessun modo. Per dire che è un governo collegiale bisognerebbe dire che il Papa ‘deve’ consultarlo, ‘deve’ riunirlo su determinati argomenti, ‘deve’… Qui, non si tratta di questo: si tratta di un Consiglio a cui può essere richiesto di dare il suo parere”.
Padre Lombardi ha infine ribadito che si tratta del primo incontro del Papa con i cardinali e che dunque non ci si devono aspettare decisioni eclatanti. Anzi, è stato specificato, non verranno pubblicati documenti di lavoro né è previsto un comunicato finale.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana