Il Papa ai vescovi calabresi: continuate la lotta contro la ‘ndrangheta, il maligno non dorme

Il Papa ha ricevuto stamani il primo gruppo di presuli della Conferenza episcopale della Calabria, in visita “ad Limina”. Al colloquio era presente anche mons. Luigi Antonio Cantàfora, vescovo di Lamezia Terme. Sergio Centofanti gli ha chiesto di parlarci dell’incontro:

R. – E’ stato un incontro molto bello, perché abbiamo visto un Papa che sta dentro i problemi della nostra terra di Calabria.

 

Il Santo Padre ha ricordato il suo passaggio nella diocesi di Lamezia, ha ricordato il senso di accoglienza e di ospitalità di questa gente; ma ha ricordato anche le ferite, mettendo tuttavia in evidenza le grandi possibilità che ha la Calabria, attraverso i sentimenti profondi di fede popolare della sua gente, di poter trovare i motivi per una riscossa non solo spirituale, ma anche sociale ed economica.

D. – Quali sono le sfide, le difficoltà e le speranze che voi avete portato al Papa?

R. – Certamente gli abbiamo parlato delle importanti risorse che la Calabria offre, sia per quanto riguarda la religione popolare, sia per il senso d’accoglienza. Ma abbiamo posto anche il problema della mafia, che non è l’unico problema della nostra terra purtroppo, e abbiamo avuto dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perché la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società.

D. – Quindi, il Papa vi ha incoraggiato a proseguire nella vostra battaglia contro la ‘ndrangheta ed i fenomeni mafiosi…

R. – Il Papa non soltanto ci ha incoraggiato, ma ha detto: “Come il maligno non dorme, noi siamo chiamati a non dormire con la nostra fede”, perché attraverso la nostra fede possiamo realmente trovare i motivi affinché ci sia una rinascita della nostra Chiesa calabrese e del nostro popolo.

D. – Il Papa ha mostrato preoccupazione anche per la situazione dei giovani, penso alla disoccupazione…

R. – Certamente, questo è un problema che preoccupa molto il Papa che, tuttavia, ha messo in evidenza che, ad una fede profonda corrisponde una rinascita in tutti i settori, quindi anche nel settore lavoro.

D. – Quali sono le vostre speranze dopo questo incontro?

R. – Siamo rimasti molto contenti di questo incontro con il Santo Padre, anche per la familiarità di questo colloquio. Il Papa ci ha incoraggiato a portare avanti il Vangelo, ad arricchire la nostra fede, a dare motivi sempre più profondi al nostro lavoro pastorale attraverso l’evangelizzazione, perché è l’unico modo per vincere le tenebre e quei momenti difficili che possiamo avere.

 

Fonte: Radio Vaticana