Due notizie diverse ma analoghe, Due pugni nello stomaco. Due fotografie inquietanti del mondo in cui viviamo. Le agenzie per la stampa le battono in contemporanea, i giornali le riprendono in simultanea e il quadro che ne esce è da brivido. Nel mondo sono circa 120 milioni le bambine e le adolescenti meno che 20enni costrette a un rapporti sessuali forzati.
Non solo: un quinto di tutte le vittime di un omicidio ha meno di 20 anni, e più di uno studente su tre tra i 13 e i 15 anni è regolarmente vittima di bullismo: sono alcuni dei dati del rapporto Hidden in Plain Sight (“Nascosto in bella vista”) stilato dall’Unicef, il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite, e presentato alla fine della settimana scorsa al Palazzo di Vetro a New York.
Il rapporto, che è un’analisi statistica senza precedenti basata sui dati provenienti da 190 Paesi, rivela una scioccante e prevalente accettazione della violenza nei confronti di bambini e ragazzi. Secondo il rapporto, infatti, nel mondo quasi la metà di tutte le ragazzine di età compresa tra i 15 e i 19 anni (vale a dire circa 126 milioni) credono che un marito sia giustificato a picchiare la moglie in determinate circostanze. Percentuale che sale a oltre li80% delle adolescenti in Afghanistan, Guinea, Giordania e Mali.
Circa il 75% del totale dei suicidi mondiali, sottolinea l’OMS, avviene nei Paesi a basso e medio reddito. Avvelenamento, impiccagione e armi da fuoco sono i metodi più diffusi per il suicidio. L’incidenza dei suicidi è più alta nella fascia di età ultra 70enni. Tuttavia, in alcuni Paesi le incidenze più alte si registrano invece tra i giovani. Globalmente, avverte l’OMS, il suicidio è la seconda principale causa di morte nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Fonte: ilTimone.it