Riguardano direttamente la Fondazione Ecclesiastica Marchesi Teresa, Gerino e Lippo Gerini e non la Congregazione dei figli di San Giovanni Bosco le controversie giudiziarie sulle quali è intervenuto con una lettera il cardinale salesiano Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Benedetto XVI, precisa una nota dell’Ufficio Stampa della Congregazione, che ricorda come «la Fondazione, per concludere un annoso contenzioso legale con quanti reclamavano i diritti di eredità, legalmente ricevuta e riconosciuta, del Marchese Alessandro Gerini scomparso nel 1990, giunse nel 2007 a un accordo che la impegnava a cedere ai richiedenti il 15 per cento del valore dell’eredità Gerini», che ammonta a 180 milioni per la Fondazione, e a circa 600 per la controparte.
In questo contesto, si legge nella nota, «la Direzione Generale Opere Don Bosco intervenne come garante per la Fondazione impossibilitata a gestire la somma necessaria in denaro in quanto proprietaria di soli immobili». Nella sua lettera, il cardinale Bertone precisa di aver dato in buona fede il suo avallo all’accordo perché la controparte aveva nascosto di non avere più titolo all’eredità in seguito a una pronuncia della Cassazione.
La nota dei salesiani non entra nel merito e si limita a rilevare che «il contenzioso legale è tra la Fondazione Ecclesiastica Marchesi Teresa, Gerino e Lippo Gerini e coloro che rivendicano i diritti dell’eredità del marchese Alessandro Gerini». Secondo il Corriere della Sera, «l’ordine religioso fondato da don Bosco rischia il fallimento per il sequestro di beni per 130 milioni».
Fonte: La Stampa