I ragazzi hanno sempre cercato l’avventura. Si sono arrampicati sugli alberi, hanno giocato alla guerra, hanno amato la competizione. Eppure, la cultura di oggi rifiuta l’immaginario che ha sempre caratterizzato l’identità maschile. I risultati di una società senza padri e con adolescenti dalla personalità incerta sono sotto gli occhi di tutti. Meg Meeker, dopo il successo di Papà sei tu il mio eroe, dedicato ai papà con figlie adolescenti, esplora il mondo degli adolescenti maschi, offrendo una miniera di consigli per aiutarli a crescere in una fase decisiva della loro vita.
Il suo saggio, Boys. 7 segreti per crescere i figli maschi, edito nella Collana «Genitori & Figli» delle Edizioni Ares, ha la freschezza di un racconto e, con aneddoti illuminanti, è una guida per rendere più facile il lavoro più difficile: diventare buoni genitori.
Dall’Introduzione dell’Autrice:
«Case sugli alberi? Troppo pericolose: i ragazzi potrebbero cadere e rompersi le ossa. Insetti e ragni? Che schifo! E chi mai insegnerebbe loro a cacciare, a costruirsi arco e frecce, a rivivere le grandi battaglie della storia? Siamo mica matti? Eppure le cose che piacciono ai ragazzi sono queste, e non c’è nulla di male. Come pediatra ho visto centinaia di ragazzi con braccia rotte, punture di insetti o le ginocchia sbucciate per aver giocato ai soldati nel bosco.
Fa parte della crescita. Troppi genitori sono ossessionati dai divertimenti sani da cui sono attratti i ragazzi vivaci e non si accorgono di quello che è veramente pericoloso per loro: la musica commerciale, la televisione e i videogiochi che offuscano la loro sensibilità, li tagliano fuori dalle relazioni autentiche, impedendo loro di impiegare energie in utili attività all’aria aperta, allontanano i ragazzi dai genitori e appiattiscono i loro sogni e le loro aspettative.
Questo libro vuole dare un taglio a molti malintesi, alla disinformazione e ai pregiudizi fuorvianti di molti genitori»
Meg Meeker è pediatra, autrice di sei best seller negli Usa e madre di quattro figli. È membro dell’American Board of Pediatrics e professore dell’American Academy of Pediatrics. Vive e lavora a Traverse City (Usa).
Della stessa Autrice le Edizioni Ares hanno pubblicato il fortunato volume (4 edizioni) Papà sei tu il mio eroe. 10 segreti per papà con figlie che crescono.
PAPÀ SEI TU IL MIO EROE
«Papà, vorrei che ti guardassi con gli occhi di tua figlia. E non solo per il suo bene, ma per il tuo, perché se riuscissi a vederti come ti vede lei, anche solo per dieci minuti, la tua vita non sarà più la stessa. Tua figlia si alza ogni mattina perché ci sei tu. Il centro del suo piccolo mondo sei tu. Amici, parenti, professori, docenti o tutor influiranno su vari livelli, ma non formeranno il suo carattere. Sarai tu a farlo. Perché sei il suo papà.
Essere un eroe per tua figlia può sembrarti una cosa terribilmente difficile, ma in realtà può essere davvero facile. Non c’è bisogno di una laurea in psicologia per proteggerla e darle insegnamenti su sesso, umiltà e su Dio. Significa semplicemente essere un papà…».
Forte di una ventennale esperienza di pediatra e di psicologa e appoggiandosi a un ricchissimo campione di storie personali, Meg Meeker ci racconta come l’uomo decisivo nella vita di una «giovane donna» sia proprio il suo papà.
In dieci capitoli diretti e pieni di passione l’autrice rivela i segreti che ogni padre dovrebbe conoscere per entrare nel «mistero» della sua giovane figlia e per avere un legame profondo con lei.
Nell’Invito alla lettura Mariolina Ceriotti Migliarese ricorda: «Non è facile per i papà capire qual è la parte che compete loro nei confronti delle meravigliose piccole donne di oggi, così sfrontate, così vulnerabili, così esigenti, così belle… Eppure, mai come oggi queste giovani donne hanno bisogno dei loro papà, del loro amore e della loro presenza, della loro fiducia e della loro protezione.
Per diventare una donna sicura e capace di scelte libere, la bambina ha bisogno infatti di crescere sotto lo sguardo di suo padre; ha bisogno di sentire che il padre la vede, si accorge di lei, ha stima delle sue capacità e del valore che possiede, non solo come persona ma proprio in quanto donna».
Fonte: Edizioni Ares