I paragoni sono sempre odiosi, lo sappiamo, ma qualche volta sono necessari. Ed è troppo vicina la data del 30 gennaio, e delle centinaia di migliaia di persone riunite al Circo Massimo contro il DDl Cirinnà per non porsi immediatamente a confronto con la manifestazione – nazionale anch’essa – a favore dei cosiddetti diritti civili. Una manifestazione che nonostante la mobilitazione della CGIL e di diverse decine di persone note dello spettacolo ha visto poche migliaia di partecipanti.
Una conferma che il DDL per cui il governo ha violato norme democratiche – non è mai passato in commissione – e ha addirittura posto la fiducia, anche se si trattava di materia in cui era possibile un caso di coscienza risponde alle esigenze di una minoranza rumorosa e elitaria. Abbiamo ricevuto una foto di piazza del Popolo ripresa dal Pincio; diversa da tutte quelle che si troveranno sui giornali che hanno fatto e fanno il tifo per questa minoranza, potente e dotata di voce.
E se vi ricordate le foto del Circo Massimo vi potete rendere conto di quale sia il divario fra la realtà e la rappresentazione della realtà fornita dalla maggioranza dei media, sia quelli dichiaratamente dipendenti dal regime, e quelli apparentemente indipendenti.
“Siamo 25mila” è stato detto a un punto dal palco, e un giornale tifoso ha addirittura portato a quarantamila la cifra globale. Ma vi ricordate l’acribia con cui si fecero le pulci alla dichiarazione entusiastica del “Famili Day” (due milioni)? Qui neanche una piega….
Fonte: S. Pietro e dintorni