Finanziamenti a coppie gay, si comincia – di Tommaso Scandroglio

Volete 5.000 euro per iniziare a metter su casa? Basta essere una coppia, avere meno di 40 anni e prendere casa e residenza a Castenaso, in provincia di Bologna. Al resto ci penserà il comune. Non serve poi essere sposati e non serve nemmeno che coloro che fanno la richiesta siano la solita coppia etero. Infatti  l’iniziativa è rivolta soprattutto agli omosessuali.

Il sindaco renziano Stefano Sermenghi tiene infatti a precisare: ”Questo è un bando che permetterà non solo alle coppie sposate e conviventi di partecipare ma anche alle coppie omosessuali”.

E allora andiamo a leggere questo bando: “Per accedere al contributo comunale i componenti della coppia dovranno essere legati da vincoli affettivi ed economici da dichiarare al momento della domanda, oppure essere legati dall’istituto giuridico del matrimonio, civile o religioso”. Da notare chi viene prima nella lista delle preferenze: i conviventi. Solo dopo sono menzionati i coniugi. Sottigliezze.

Come sono sottigliezze alcuni vincoli per beneficiare di questa sommetta che con i tempi che corrono così esigua non è. Dunque per intascarsi quei 5.000 euro basta che la coppia autocertifichi l’esistenza di un vincolo affettivo ed economico. Non serve neppure che questo vincolo duri da molto. L’importante è cartabollare davanti all’ufficiale dello stato civile il proprio sentimento omo e il gioco è fatto.

Ora Castenaso conta 14.000 anime. Non sappiamo quanti omosessuali ci possano essere in questo puntino sulla carta geografica, ma secondo noi dopo la trovata del sindaco inizieranno a fioccare le richieste di residenza in quel paesello sia da parte di coppie etero che omo.

Franco Grillini presidente di Gaynet così commenta: ”Molto bene il sindaco di Castenaso, primo Comune in Italia a erogare fondi anche a chi è legato da ‘rapporti affettivi’. Al di la dell’esiguità del finanziamento siamo però di fronte a un fatto inedito per la sua inclusività sia perchè si parla di legami affettivi autocertificati sia perchè di questi tempi è molto difficile ottenere dalle banche i mutui e, se non abbiamo capito male, è il comune che coordina un gruppo di banche proprio per favorire la concessione del mutuo stesso. Per la verità alcuni istituti bancari già ora prevedono la concessione dei mutui anche a coppie dello stesso sesso che siano in grado di garantire la solvibilità”.

Ma i soldi non sono tutto nella vita e Grillini lo sa bene, infatti aggiunge: “La decisione del Comune di Castenaso è rilevante per la sua valenza simbolica e di principio e cioè che anche la coppia omosessuale è considerata ‘famiglia’ nel territorio comunale. Rotto il ghiaccio anche il Comune di Bologna e gli altri Comuni italiani facciano altrettanto. E anche le regioni facciano leggi per favorire l’acquisto della prima casa senza discriminare tra coppie gay e coppie etero. Nelle prossime settimane presenterò in Regione un progetto di legge in questo senso e speriamo di trovare la stessa sensibilità del sindaco di Castenaso”.

Grillini ci aiuta a comprendere il vero significato di questo provvedimento. Primo: più che le 5.000 euro vale il senso simbolico di questa iniziativa. Ancora una volta le coppie omo sono parificate a quelle etero.

Secondo: queste 5.000 certificano che anche due conviventi omosessuali sono già “famiglia”, in barba a politici che indugiano nel riconoscere ai gay il “diritto a sposarsi”. Terzo: da Castenaso si è staccata una piccola slavina che se scenderà a valle – cioè in Regione – potrà diventare una valanga e così il progetto pilota di Castenaso potrà fungere da modello per altre sperimentazioni simili in altri comuni.

Un quarto punto lo aggiungiamo noi: un giorno sì e l’altro pure i comuni si lamentano che non hanno più fondi per la viabilità, l’assistenza delle fasce più deboli della cittadinanza, i disoccupati, la cultura, etc. Da qui il triplice dilemma: o a Castenaso non hanno di questi problemi, oppure il sindaco Sermenghi è Re Mida che fa diventare oro tutto quello che tocca e quindi la sua municipalità non soffre di ristrettezze economiche, oppure per la sua giunta la vera priorità è dare una casa ai gay.

articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana