Manila (AsiaNews) – Mentre la Corte suprema di Manila valuta oggi il testo della legge “sulla salute riproduttiva”, la Chiesa cattolica filippina esprime la propria contrarietà e si riunisce in una veglia di preghiera nella capitale.I giudici dovranno ascoltare 6 relatori a favore e 15 contrari: se non si arriverà a una decisione, ci sarà una nuova riunione il prossimo 26 luglio.
“È nostra responsabilità proteggere la natura sacra della vita – spiega l’arcivescovo Socrates Villegas, neoeletto presidente della Conferenza episcopale filippina – e i cattolici continueranno a battersi contro questa legge perché è loro dovere”. E precisa: “Un dovere che implica un ruolo da pastori, non un comportamento che crei disordini. Non siamo agitatori sociali ma di coscienze”.
La legge “di salute riproduttiva” è in ballo sulla scena politica nazionale da quasi 14 anni, passando attraverso 5 diverse modifiche e un anno di dibattiti in Parlamento. Il provvedimento, approvato nel dicembre scorso, proibisce l’aborto clinico ma invita le coppie a non avere più di due figli. Tale disegno ha il sostegno delle grandi Ong internazionali, dell’Onu e dell’Unicef, che vedono nell’alto tasso di natalità una delle principali cause di povertà.
La Chiesa filippina, fiancheggiata da numerose associazioni cattoliche attive nel Paese, sostiene invece il Natural Family Programme (Nfp), volto ad incentivare una cultura di responsabilità e amore basata sui valori naturali. “La Chiesa non è un’organizzazione non governativa, ma ha una missione spirituale – ha spiegato mons. Villegas, che salirà in carica dal prossimo dicembre – se siamo coinvolti nella lotta a una legge di questo tipo è perché tale missione ce lo suggerisce”.
Alle ore 9, prima dell’inizio delle consultazioni della Corte suprema, mons. Villegas ha celebrato una messa in Nuestra Senora de Guia in Ermita, a Manila, alla quale hanno partecipato anche giudici e avvocati. “Il nostro maggiore sostegno alla Corte sono la messa e la veglia – ha spiegato il mons. Villegas – vogliamo dimostrare al mondo l’efficacia della preghiera”.