Si dice che il Pontefice voglia farlo cardinale; ma nel frattempo la diocesi di Padova, da pochi mesi sotto la guida di mons. Cipolla, e l’agenzia cattolica “Zenit” lo hanno elevato alla dignità degli ordini sacri, come potete vedere dalle fotografie. Il protagonista è Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, e pupillo del “politically correct” ecclesiale e non.
La scoperta è stata fatta da “Riscossa Cristiana”, che eccepisce sull’attribuzione assegnata al popolare priore. “Il sig. Enzo Bianchi, come i nostri lettori ben sanno, è un privato cittadino che ha fondato una comunità della quale è tuttora priore. Naturalmente ognuno è liberissimo di fondare tutte le comunità che vuole e nominarsene priore” scrive il sito.
Che continua: “Sta di fatto che il sig. Bianchi si è dato molto da fare, è diventato membro di importanti organi ecclesiastici, ha scritto libri, predica di qua e di là, e questo ha fatalmente fatto sorgere un altro equivoco: il sig. Bianchi è un sacerdote, visto che predica e questa facoltà spetta a un consacrato. Ergo, lo si dovrebbe chiamare Don Enzo Bianchi, se sacerdote secolare, o Padre Enzo Bianchi, se religioso che ha ricevuto il sacramento dell’Ordine”.
Ma, a quanto risulta, Enzo Bianchi non ha è mai stato ordinato sacerdote. A meno che questi errori di definizione non siano semplicemente frutto dell’alone di simpatia che avvolge il Priore alla corte pontificia, ma preludano a qualche decisione o mutamento di stato….
Fonte: S. Pietro e dintorni