Quattro ragazze nigeriane in più rispetto a quanto precedentemente affermato sono riuscite a fuggire da Boko Haram. Secondo il portavoce dello Stato di Borno, le ragazze rapite a Chibok lo scorso 14 aprile non sarebbero più di 300 ma 276, e quelle ancora nelle mani dei terroristi islamici 219 e non 223.
«SEI CRISTIANA?». Nessuna delle 57 ragazze fuggite ha detto niente sul poco tempo passato insieme ai terroristi. Ha parlato invece al giornale francese Le Point Aby, giovane cristiana di 19 anni, sequestrata da un piccolo villaggio di Borno quattro mesi fa e riuscita a scappare.
Aby è stata rapita da un uomo per strada mentre stava tornando a casa: «Portava l’uniforme militare, mi ha chiesto se fossi cristiana e quando gli ho risposto di sì mi ha detto: “Bene, cerchiamo giusto delle cristiane”. Allora mi ha preso, mi ha picchiata e mi ha detto: “Guardami bene, sono di Boko Haram, quei Boko Haram di cui parlate tanto”».
DA ABY AD AISHA. Aby è stata portata in cima a una collina. «Ogni tre passi scoppiavo a piangere ma lui mi diceva che se non avessi smesso mi avrebbe sgozzata». Sopraggiunta la notte, è stata sistemata in una casa, «dove un uomo mi ha convertito. Mi ha chiesto il mio nome, gli ho risposto “Aby”.
Allora mi ha insultata e mi ha detto che a partire da quel momento il mio nome sarebbe stato Aïsha. Poi mi ha chiesto di spogliarmi, mi sono rifiutata ma mi ha minacciata con il coltello e mi ha violentata».
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