Da Tempi.it – È morta Carlotta Guareschi, la “Pasionaria”, figlia dello scrittore Giovannino Guareschi. Nata il 13 novembre 1943, mentre il padre si trovava in guerra, lottava da tempo contro una malattia. Sposata, madre di tre figli, lascia il fratello Alberto con cui, negli anni, si era impegnata a far conoscere e a tenere viva la memoria del padre, morto nel 1968. Tempi.it la vuole ricordare riproponendovi un racconto del padre, in cui emerge il carattere di Carlotta e la grande unità e allegria della famiglia Guareschi.
“Fu a Natale, nel ’47”, da Lo Zibaldino, 1948
(…) Forse Margherita ha ragione quando dice che occorre la maniera forte coi bambini: il guaio è che, a poco a poco, usando e abusando della maniera forte, in casa mia si lavora soltanto con le note sopra il rigo.
La tonalità, anche nei più comuni scambi verbali, viene portata ad altezze vertiginose e non si parla più, si urla. Ciò è contrario allo stile del “vero signore”, ma quando Margherita mi chiede dalla cucina che ore sono, c’è la comodità che io non debbo disturbarmi a rispondere perché l’inquilino del piano di sopra si affaccia alla finestra e urla che sono le sei o le dieci.
Margherita, una sera del mese scorso, stava ripassando la tavola pitagorica ad Albertino, e Albertino s’era impuntato sul sette per otto.
«Sette per otto?» cominciò a chiedere Margherita. E, dopo sei volte che Margherita aveva chiesto quanto faceva sette per otto, sentii suonare alla porta di casa. Andai ad aprire e mi trovai davanti il viso congestionato dell’inquilino del quinto piano (io sto al secondo).
«Cinquantasei!» esclamò con odio l’inquilino del quinto piano.
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