Il Partito comunista cinese non crede alla profezia dei Maya secondo cui il mondo finirà il 21 dicembre ma l’ha presa comunque molto sul serio, tanto che la polizia cinese ha arrestato 93 persone. La loro colpa è di avere diffuso informazioni e «rumori» sulla fine del mondo.
COMBATTERE IL DRAGONE ROSSO COMUNISTA. Tra le 93 persone ci sono alcuni membri della setta “Dio onnipotente”, che secondo l’ufficio di pubblica sicurezza di Xining «hanno predetto che il sole non sorgerà e l’elettricità non funzionerà per tre giorni a partire dal 21 dicembre». Un altro (e forse unico) motivo per cui Pechino ha deciso di imprigionare i membri della setta, è che questi si proponevano di combattere il “Dragone rosso comunista”.
“RUMORI” PERICOLOSI. Secondo l’agenzia statale Xinhua, c’è un altro motivo per cui è stato arrestato chi ha diffuso “rumori” sulla profezia Maya: Min Yongjun, l’uomo che alcuni giorni fa ha ferito 23 bambini in una scuola elementare, «soffre di epilessia e sarebbe stato fortemente impressionato dai rumori sulla fine del mondo, annunciati dalla profezia Maya». Ogni motivo è buono per reprimere.
Leone Grotti
Fonte: Tempi.it