1959 – 2014: cinquantacinque anni dopo la rivoluzione castrista, si costruisce una chiesa cattolica a Cuba, la prima. Il municipio di Sandino, nella provincia di Pinar del Rio, è stato scelto come luogo di edificazione. Ne dà notizia L’Osservatore romano commentando che non si tratta di un posto «scelto a caso:
Sandino è nato da uno dei “pueblos cautivos” creati dal regime comunista per allontanare in maniera forzata migliaia di famiglie dai loro luoghi di origine, perché accusate di aver preso parte o collaborato alla rivolta dei contadini all’inizio degli anni Sessanta nel massiccio montuoso di Escambray».
Il nuovo edificio sorgerà grazie alla collaborazione con la parrocchia di San Lorenzo a Tampa, negli Stati Uniti, in gran parte composta da fedeli cubani in esilio. Potrà ospitare circa duecento persone e occuperà un’area di 800 metri quadrati nel centro della città.
«Da molti anni aspettavamo una chiesa – racconta il parroco di Las Martinas y Sandino, padre Cirillo Castro secondo quanto riferisce il giornale vaticano – ma adesso finalmente possiamo dire che siamo sulla strada giusta».
articolo pubblicato su Vatican Insider