Con l’elezione di papa Francesco, il diavolo ha preso una batosta. Ma ha già fatto scattare il piano B

Mio caro Malacoda,
ti ho affidato da subito la gestione del conclave. Peccato per te,  ma solo in parte ti sei mostrato all’altezza del compito. Nei  giorni precedenti l’extra omnes, sei stato particolarmente bravo  nel sopraffare i giornalisti e il mondo.

 

Lo hai fatto nel tuo stile;  con logiche politiche e tutte umane, permettendo che tanti tifassero  per qualcuno e disprezzassero qualcun altro… spesso basandosi  sul sentito dire.

Ma nel momento in cui i cardinali si sono riuniti  in conclave la situazione ti è completamente sfuggita di mano:  hai concesso al Nemico di illuminare il loro cuore, scegliendo così  un pastore santo.

Sì! Ancora una volta, non siamo riusciti a prevalere sul mondo e tanti  si sono riuniti in piazza san Pietro a festeggiare il Nemico. L’altra sera  hai accusato davvero un brutto colpo… perciò, ho quasi pensato di  sollevarti da questo incarico, per il quale, a quanto sembra, non ti sei  rivelato ancora all’altezza.

 

Anzi, no! Ho deciso di darti una seconda possibilità, offrendoti alcuni  consigli su come muoverti in questo preciso momento che continua ad essere  delicato per il Nemico e per quelli che lo seguono.

Innanzitutto, ti consiglio di insinuare nelle menti dei comuni credenti  la tentazione di un confronto tra questo nuovo papa e quello vecchio:  sarebbe una buona cosa, gettare ancora del fango sul passato della  Chiesa.

Ti suggerisco poi… di far sì che le menti si concentrino  solo all’immagine esteriore, al “primo impatto” che sanno dare  gli uomini del Nemico: se una parvenza positiva, come è stata quella  del papa l’altro giorno, ne perderemo tanti. Ma siccome tante volte la  sembianza è piuttosto negativa, perché siamo bravi nel mostrare i preti  come persone competenti e comprensive, ma al contrario… molto  nervose, ecco: non permettere ai fedeli di andare oltre l’apparenza.  Così che possano staccarsi dalla chiesa e la criticheranno; perderanno  la speranza nel nemico, perché non si baseranno sul loro cuore  ma sull’umanità.

 

Infine, potresti fare ancora un buon lavoro con i più  stretti collaboratori del Nemico: coinvolgi i seminaristi e i preti. Oltre  al confronto, potresti farli discutere, dividendoli anche su  argomenti quali il vestiario, i mezzi di trasporto, stile “antico” o “moderno”, “progressista” o “conservatore”, del nuovo papa.

Non dimenticarti di far leva sul suo nome e sull’ordine da cui viene per  confondere gli uomini. A tanti piace accomodarsi sugli allori, merlettarsi  e andare oltre: consenti che questo papa risulti indigesto per questo  motivo ad alcuni, estremamente gradito ad altri.

 

Favorisci queste stupide divisioni che questi uomini operano quando  si allontanano un attimo dal Nemico: questi sono degli argomenti  dei quali i normali fedeli non si preoccupano, ma su questi addetti  ai lavori puoi fare tanto: è il tuo momento!!!

Sperando e confidando in risultati migliori, ti invito ad impegnarti di  più a insinuare la menzogna, il non detto e la poca limpidezza nella chiesa  in questo momento.

 

Un po’ come il grande scrittore Clive Staples Lewis e un po’ come il  nostro luciferino collaboratore Berlicche, Luca Farci, seminarista al  Pontificio Seminario Romano Maggiore, provocato dalle numerose reazioni dopo  l’elezione di papa Francesco, ha scritto a un immaginario diavolo Malacoda.

 

articolo pubbicato su Tempi.it