Ci risiamo! Ancora una volta la cosiddetta “arte” tanto applaudita e acclamata dalla critica artistica, non è altro che semplice opera offensiva della religione cattolica. Non era bastata la bassezza artistica di Castellucci che da un palco, spoglio come la trama da lui ideata, riteneva artistico lanciare escrementi contro il Santissimo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo.
Non bastava l’arte erotica di Chiara Muti che, desiderosa di far parlare di sé e probabilmente farla uscire dall’anonimato della stampa, a Ravenna ha ritenuto artistico portare la storia di una suora che, vittima di un turbamento sessuale, si strappa le vesti e bacia nuda un crocefisso: trama degna di qualsiasi filmetto erotico di serie C, prodotto in qualche anonima sala cinematografica o emittente televisiva nelle più improbabili ore.
Adesso, anche la Mostra del Cinema di Venezia, che dovrebbe essere il palco dei film di livello, si abbassa a scene di blasfemia dando spazio a sconosciuti registi in cerca di fama con la ricetta che sembra riuscire meglio in questi ultimi tempi: offendere la religione cattolica!
“Paradise Faith” – è questo il titolo del film incriminato – non solo tenta di far passare il messaggio che il credente medio è un povero fanatico, incapace di vivere ed ossessionato dallo spirituale, ma addirittura in una sua scena fa masturbare la protagonista con un Crocifisso! Scena blasfema non censurata dagli organizzatori ed, anzi, accolta in sala anche con alcune risate (diaboliche)
Come cattolici, noi denunciamo un simile attacco alla nostra santa religione e siamo pronti, come per lo spettacolo di Castellucci, a scendere in piazza con la migliore arma a nostra disposizione: il Santo Rosario, per riparare pubblicamente a una simile opera blasfema.
Pertanto invitiamo tutti a questa nuova mobilitazione contro quella che risulta essere un’arte luciferina degna del più ignobile uomo.
Ancora una volta gridiamo: basta crisitanofobia!
W Cristo Re!
Comitato “San Carlo Borromeo”
Fonte: Basta Cristianofobie
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