“Ciao Alejandro, sono io”: Papa Francesco telefona ai fedeli a Plaza de Mayo che esplode di gioia

Una gioia incontenibile ha attraversato nella notte Plaza de Mayo, a Buenos Aires, quando, a sorpresa, prima dell’inizio della Messa, si è udita la voce di Papa Francesco tramite una telefonata trasmessa in diretta. Migliaia di persone hanno vegliato e atteso ore e ore nella più famosa piazza della capitale argentina per riuscire a seguire su 4 maxischermi la Celebrazione eucaristica di inizio Pontificato di colui che fino a pochi giorni fa è stato il loro amato arcivescovo.

Sé que están en la plaza, gracias por la oraciones…
“So che siete in piazza… grazie per le preghiere”.

 
Erano le 3.30 di questa notte, ora argentina, quando le parole di Papa Francesco fanno esplodere Plaza de Mayo di commozione. Non se lo aspettavano le migliaia di persone, anziani giovani, famiglie con bambini, di ascoltare la voce del loro cardinale ora lontano ma sempre vicino nel cuore.

Hanno passato tutta la notte, fra preghiere e canti, in attesa di seguire la Messa di inizio Pontificato di Papa Francesco tramite i due maxischermi accanto alla Cattedrale, un altro al centro ed uno a fianco della Avenida De Mayo.

All’udire la sua voce, subito in Piazza de Mayo scende un silenzio carico di emozione e concentrazione. “Vi voglio chiedere un favore” – dice il Successore di Pietro – di “camminare tutti insieme”:

Cuidemos los unos a los otros…
“Prendiamoci cura gli uni degli altri”, “non fatevi del male”.

E ancora aggiunge:

Cuiden la familia, cuiden la naturaleza, cuiden a los niños…
“Prendetevi cura della vostra famiglia, custodite la natura, abbiate cura dei bambini, accudite i vecchi; che non ci sia odio, che non ci siano litigi, lasciate da parte l’invidia, non ferite nessuno. Dialogate molto, che sia vivo tra voi il desiderio di proteggervi a vicenda”.
 

Il Papa chiede ai suoi argentini di avvicinarsi a Dio “che sempre perdona, comprende”. “Non abbiate paura di lui”, raccomanda:

Que la virgen los bendiga mucho, no se olviden de este obispo que está lejos pero los quiere mucho. Recen por mí
“Che la Vergine vi benedica molto, non dimenticatevi di questo vescovo che è lontano, però vi vuole tanto bene. Pregate per me”.

Un collegamento nella notte di Buenos Aires che resterà indimenticabile.
 
Papa Francesco per raggiungere la Piazza aveva telefonato al Rettore della Cattedrale, padre Alejandro Russo. Debora Donnini lo ha raggiunto al telefono:

R. – A la tres y media de Buenos Aires…

Alle tre e mezzo, ora di Buenos Aires, e alle sette e mezzo, ora di Roma, sento la voce del Santo Padre che mi dice: “Ciao Alejandro, sono io”. Ed io ho risposto: “Padre Santo…dire sono io è dire sono Pietro!”.  Mi chiede: “Mi fai comunicare con la piazza?”. E rispondo: “Se mi dai un minuto”. E subito abbiamo fatto il collegamento.

D. – E cosa ha detto sostanzialmente alla Piazza?

R. – En primer lugar…

Prima di tutto di pregare. Era contento che stavano pregando per lui e ha detto che la preghiera era il nutrimento di tutta la vita cristiana. Ha chiesto di lavorare per l’unità e di essere testimonianza cristiana nella realtà dove ciascuno vive. Poi ho fatto una piccola presentazione: 15 persone adulte sono venute per chiedere il Battesimo, per cominciare il cammino battesimale; ci sono state confessioni, benedizioni; c’è tutto il clero di Buenos Aires e la cattedrale è piena, adorando il Santissimo Sacramento. Il Santo Padre ci ha ringraziato e poi soprattutto ha esortato alla preghiera e all’unità.

D. – E lei che cosa ha provato quando ha sentito la voce del Santo Padre al telefono?

R. – Un sentimiento incomprensibile…
Ho provato qualcosa di incomprensibile, di gigantesco. E’ una cosa talmente strana sentire la voce di colui che era arcivescovo e che all’improvviso è quella del Santo Padre! La distanza tra Buenos Aires e Roma fa sì che, se il Santo Padre si avvicina tramite i mezzi di comunicazione, ci appare come una figura quasi angelicale, invece a Roma, avendolo così vicino, si vede di più la persona concreta.

D. – Come descrivere Plaza de Mayo?

R. – Yo no se calcular el numero…
Io non so calcolare il numero di persone in piazza e nella Avenida de Mayo. Tantissime.
 
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana