(di Fabrizio Cannone) Benedetto XVI ricordò nel 2005 che l’eresia della discontinuità era assai visibile in una «parte della teologia moderna». Come quella, per esempio, che si esprime nelle riviste cattoliche di divulgazione, di approfondimento e di informazione (cfr. “Famiglia cristiana”, “Jesus”, “Concilium”, etc.). Su “L’Eco di san Gabriele” (aprile 2012), rivista dei passionisti italiani che reggono il Santuario del grande Gabriele dell’Addolorata, non si tratta neppure più di discontinuità, ma di metamorfosi.
Fonte: Corrispondenza Romana