Sempre più persone si avvicinano anche “virtualmente” a San Francesco. In soli 3 mesi si contano infatti oltre 18 milioni di accessi alla webcam sul sito www.sanfrancesco.org che permette di vedere 24 ore su 24 la tomba del grande Santo di Assisi, situata nella cripta della Basilica inferiore. La notizia ha suscitato vasta eco sui mezzi di informazioni, basti pensare che alla tomba si sono collegate persone da 123 Paesi.
A qualunque ora si può pregare davanti alla tomba di San Francesco, anche se non fisicamente ma via web. Una possibilità offerta dalla webcam posizionata nella cripta della Basilica inferiore e che ha riscosso un boom di consensi nel mondo.
In testa l’Italia con oltre 8 milioni e mezzo di connessioni, poi gli Stati Uniti con più di 1 milione e mezzo. Più di 200mila dall’Argentina ma ci sono stati collegamenti perfino dagli Emirati Arabi, dal Bangladesh e dal Senegal.
Lo stesso Papa Francesco il 2 maggio pubblicò sul sito www.sanfrancesco.org una preghiera: “O Francesco d’Assisi, intercedi per la pace dei nostri cuori”. Quanto ha influito proprio la scelta per la prima volta del nome Francesco da parte di un Papa? Ci risponde padre Enzo Fortunato, direttore del sito:
“Credo sia stata determinante la figura di Papa Francesco per attualizzare e rendere presente con forza il messaggio di San Francesco. E’ evidente che San Francesco è amato, però questo Papa sta mostrando, con le sue scelte, la concretezza del messaggio francescano”.
In soli 3 mesi si contano poi 16 mila ore di connessione e in media 3 accessi al secondo, tanto che la cripta di San Francesco è divenuta una sorta di social network dove si scambiano anche contenuti, come le migliaia di preghiere che arrivano ogni giorno. Cosa si chiede a San Francesco? Ancora padre Fortunato:
“Si mettono al centro tre aspetti: la supplica per le croci della propria vita, affinché il Signore ci aiuti a portarle, la gratitudine per tutto quello che il Signore compie attraverso la figura di Francesco, e uno sguardo di amore e di protezione per i più piccoli. Sono, infatti, molti i papà e le mamme che affidano i loro bambini all’intercessione di Francesco”.
Una volta inviate via internet, queste preghiere come vengono “portate” al Santo?
“Le stampiamo tutte quante e, una volta alla settimana, le portiamo sulla tomba di San Francesco: le lasciamo lì e poi vengono archiviate. Tutta la comunità prega e affida a San Francesco le preghiere che ci arrivano attraverso la Rete”.
San Francesco ha annunciato il Vangelo con tutti i mezzi a sua disposizione. “Aveva fatto di tutto il suo corpo una lingua”, racconta il suo primo biografo Tommaso da Celano. Ancora padre Fortunato:
“San Francesco ha usato la sua vita come prima testimonianza, la sua voce come parola per raggiungere gli altri, e il suo inchiostro, perché ha scritto tante lettere a fedeli, a potenti, a semplici frati.
Per evangelizzare il mondo ha toccato le piazze della nostra nazione, da Bologna ad Alessandria. E lì si è fatto portavoce di Dio. Anche noi su questa piazza mediatica vogliamo diventare portavoce della parola di Dio con la nostra vita e con il nostro impegno”.
Servizio di Debora Donnini.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana