Il cordoglio Benedetto XVI all’Angelus per la folle strage di Denver ed il naufragio del traghetto a Zanzibar. Il pensiero del Papa, dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, corre poi ai Giochi Olimpici di Londra, perché portino frutti di pace e riconciliazione nel mondo. Quindi il monito: “il maligno semina guerra; Dio crea pace”. Il servizio di Roberta Gisotti:
“I was deeply shocked by the senseless violence which took place in Aurora, Denver, and saddened by the loss of life in the recent ferry disaster near Zanzibar.
Si è detto “profondamente scioccato Benedetto XVI per la strage di insensata violenza” che si è consumata nel sobborgo di Aurora a Denver, ed “addolorato per la perdita di vite” nel naufragio del traghetto in Tanzania, vicino Zanzibar, che ha causato – ricordiamo – mercoledì scorso 68 morti e 77 dispersi.
I share the distress of the families and friends of the victims and the injured, especially the children. Assuring all of you of my closeness in prayer, I impart my blessing as a pledge of consolation and strength in the risen Lord”.
Partecipe dell’angoscia delle famiglie e degli amici delle vittime e dei feriti, soprattutto dei bambini, il Papa ha assicurato le sue preghiere e impartito la sua benedizione “quale pegno di consolazione e forza nel Signore Risorto”.
Il pensiero di Benedetto XVI si è spostato poi a Londra in vista dell’apertura venerdì prossimo 27 luglio della XXX edizione dei Giochi Olimpici. Dopo aver salutato gli organizzatori, gli atleti e gli spettatori, l’auspicio del Papa perché “nello spirito della tregua olimpica”, “la buona volontà generata da questo evento” “possa dare i suoi frutti, promuovere la pace e la riconciliazione in tutto il mondo”
“Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo mondiale, a cui partecipano atleti di moltissime nazioni, e come tale riveste anche un forte valore simbolico. Per questo la Chiesa Cattolica guarda ad esse con particolare simpatia e attenzione. Preghiamo affinché, secondo la volontà di Dio, i Giochi di Londra siano una vera esperienza di fraternità tra i popoli della Terra”.
E di pace ha parlato il Papa anche nella sua catechesi, ispirato dalla liturgia odierna, ricordando che “Dio è il Pastore dell’umanità” “che Dio vuole per noi la vita”, ciò “che desidera ogni padre e ogni madre per i propri figli: il bene, la felicità, la realizzazione”. E se Gesù nel Vangelo di oggi si presenta come Pastore delle pecore perdute della casa d’Israele”, tra queste vi è Maria Maddalena, di cui ricorre oggi la festa, colei che “ha sperimentato Dio nella propria vita e conosce la sua pace”. “Ma in cosa consiste questa guarigione profonda che Dio opera mediante Gesù?” Lo ha spiegato Benedetto XVI
“Consiste in una pace vera, completa, frutto della riconciliazione della persona in se stessa e in tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri, con il mondo. In effetti, il maligno cerca sempre di rovinare l’opera di Dio, seminando divisione nel cuore umano, tra corpo e anima, tra l’uomo e Dio, nei rapporti interpersonali, sociali, internazionali, e anche tra l’uomo e il creato. Il maligno semina guerra; Dio crea pace”.
Fonte: Radio Vaticana