Nel 2011, esattamente un anno fa, il Corno d’Africa fu colpito dalla peggiore siccità negli ultimi sessant’anni e proprio la Somalia fu il Paese dove si registrarono le conseguenza peggiori. Decine di migliaia di persone morirono a causa soprattutto delle difficoltà di portare aiuti nelle zone di guerra, in particolare quelle del sud del Paese controllate dalle milizie radicali islamiche di al Shabaab.
La carestia è stata formalmente dichiarata superata lo scorso febbraio, ma da tempo diversi indicatori mostrano come la situazione si stia riproponendo per le scarse piogge, i ritardi nei raccolti e appunti il conflitto ancora in corso. Resta incerto, infatti, l’esito dell’offensiva lanciata dalle forze governative e dall’Amisom, la missione dell’Unione africana, contro al Shabaab, che mantiene di numerose roccaforti nel sud del Paese, il che lascia irrisolto il problema di far arrivare aiuti umanitari alle stremate popolazioni.
Fonte: L’Osservatore Romano