Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it e primo “pacsato” in Italia, correrà nella Lista Monti

«Ho accettato la candidatura in Toscana, al Senato, per la lista Monti». Ad  annunciarlo, sul suo profilo Facebook, è Alessio De Giorgi,  direttore di Gay.it e primo “pacsato” in Italia visto che dieci anni fa si è  unito al suo compagno Christian Panicucci, cittadino francese (nella foto  in pagina, il giorno delle “nozze”). De Giorni si candida al Senato  con la lista Monti, in quarta posizione e le possibilità di entrare a Palazzo  Madama sono buone, se la lista prenderà più dell’11 per cento.

«Ho accettato la candidatura in Toscana, al Senato, per la lista Monti», scrive De Giorgi. «L’ho fatto con convinzione, sapendo che l’agenda Monti  conteneva gran parte delle proposte che erano nel programma per le primarie di  Matteo Renzi salvo che per la parte sui diritti civili – che io stesso avevo  contribuito a costruire ed a scrivere -, lacuna che viene però coperta dalla  scelta che è stata fatta sul mio nome che non è certamente un nome neutro o  leggero su questi temi».

«Mi candido comunque in una lista civica – prosegue il direttore di gay.it –, non in un partito politico con una disciplina interna, che dentro ha anche molte  personalità provenienti dal mondo cattolico alcune delle quali sicuramente  distanti dalle mie posizioni, nella quale la scelta che è stata fatta sul mio  nome è un chiaro segno di pluralismo. Se entrerò al Senato lo farò con le mie  idee, la mia storia, le mie passioni, non cambiando una virgola di quanto ho  pensato in questi anni: resto un uomo di centro-sinistra, che presta il suo nome  per una operazione politica che intende innanzitutto evitare la deriva a  sinistra del Partito nel quale per anni sono stato iscritto, il Partito  Democratico».

«Trovo infine significativo, quasi storico – conclude -, che finalmente anche  nel nostro paese una formazione politica di centro decida di candidare un  omosessuale dichiarato che negli anni, anche se su posizioni mai massimaliste,  si è speso sul tema dei diritti civili e del riconoscimento delle convivenze  omosessuali».

E in’intervista a Panorama, De Giorgi spiega di essere passato a  Monti dopo aver scritto il programma delle primarie di Renzi relativamente alla  questioni dei «diritti e delle libertà. Parte che io stesso ho contributo a  scrivere con le Officine democratiche, il laboratorio politico di Matteo.  Divorzio veloce, civil partnership all’inglese per le coppie omosessuali,un  qualche riconoscimento delle convivenze di fatto sia per le coppie omosessuali  che eterosessuali, carceri, handicap, fecondazione assistita…».

Anche per le  lesbiche? «Siamo circondati da Paesi – ha detto de Giorgi a Panorama – che prevedono anche per le lesbiche le possibilità di  accedere alla fecondazione assistita. Ha senso isolarsi? E poi una legge,  secondo me, non può intromettersi troppo nel privato delle persone…». Fosse  eletto,  la sua prima proposta di legge sarebbe «la civil partnership, sul  modello inglese».

De Giorgi non è l’unico omosessuale dichiarato che correrà per Monti. Come  lui stesso rivela «ci sono io, c’è Adriana Galgano in Umbria e c’è il presidente  delle Officine, Giuliano Gasparotti. Anche lui omosessuale dichiarato». Con  tre tre candidati lgbt per il Pd, due per Monti, due per Sel, uno per  Centro democratico, «la prossima legislatura rischia di essere la più gay  nella storia del Parlamento».

Fonte: Tempi.it