Takamatsu, – (Zenit.org).
Carissimi, grazie agli amici di ZENIT, posso scrivervi perché, dal Giappone, ho un’emergenza: lancio anche a voi, come l’amico importuno del Vangelo, il mio SOS…
Sono certo che tutti voi, in Cristo, siete “amici” che posso svegliare di notte: ho bisogno di un po’ di “pane” da offrire ai giovani che hanno bussato alla mia porta, un aiuto perché tutti possano andare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio.
Sono persuaso che, anche se siete presi da mille impegni e altrettante scadenze, non chiuderete la porta a un amico… In fondo non si tratta semplicemente di un prete (e i preti spesso chiedono soldi….) ma dell’Amico, di Cristo stesso che ha bussato alla mia porta, incarnato nei 70 ragazzi che, dal Giappone, Lui ha chiamato in Brasile alla GMG con Papa Francesco. Lui si è presentato alla mia porta, non avevo nulla da dare, e ho cominciato a girare in cerca di amici dell’Amico, e tantissimi sino a commuovere hanno aperto il loro cuore.
Anche io sono un figlio delle GMG. Durante quella di Santiago de Compostela del 1989 ho percepito chiara la chiamata al sacerdozio, e ora, dopo tanti anni, posso affermare come nessuna delle promesse accolte quei giorni è andata perduta. Sono felice più che mai, e grato a Dio per la sua fedeltà e per la vita meravigliosa che mi ha regalato.
Per questi ragazzi le GMG sono un’oasi che Dio offre, come il Monte Tabor per i discepoli prediletti. Per compiere la propria missione hanno bisogno di contemplare Cristo nella Chiesa Universale che si riunirà a Rio, di vederlo vivo nei fratelli di tutto il mondo per non cedere alla tristezza che potrebbe provocare una comunità cristiana così piccola come è in Giappone.
E’ Cristo che li ha chiamati uno ad uno. Durante i dieci giorni del pellegrinaggio i ragazzi faranno l’esperienza di Tommaso di cui ha parlato oggi Papa Francesco: “Gesù ha voluto che aspettasse una settimana.
Il Signore sa perché fa le cose. E a ciascuno di noi dà il tempo che lui crede che sia meglio per noi. A Tommaso ha concesso una settimana”. Ai ragazzi del Giappone Gesù offre qualche giorno in più sulle strade che li condurranno alle “periferie” del Brasile dove si prepareranno ad incontrare Cristo risorto nel Papa suo Vicario in terra, quando giungeranno a Rio.
Per esperienza, siamo certi che “per toccare il Dio vivo non serve “fare un corso di aggiornamento” ma entrare nelle piaghe di Gesù e per questo è sufficiente uscire per la strada”. Questi giovani “entreranno nelle piaghe di Gesù” proprio “uscendo per le strade” dove incontreranno i tanti poveri e senza speranza che, forse inconsapevolmente, li stanno aspettando.
Durante il pellegrinaggio annunzieranno il Vangelo nelle strade, nelle piazze, nelle scuole e in ogni angolo, perché tutti “dobbiamo carezzare le piaghe di Gesù, dobbiamo curare le piaghe di Gesù con tenerezza, dobbiamo baciare le piaghe di Gesù, e questo letteralmente. Pensiamo, cosa è successo a San Francesco, quando ha abbracciato il lebbroso? Lo stesso che a Tommaso: la sua vita è cambiata!”, come quella di questi giovani.
Per questo hanno fatto sacrifici enormi, lavorando sino a notte, risparmiando su tutto, chiedendo permessi e giorni di vacanze che, in Giappone, è come chiedere la luna.
Sono cosciente delle mille difficoltà e dei tanti dubbi e interrogativi che questa richiesta potrebbe suscitare: prendere e partire per l’altro capo del mondo, mentre la crisi economica che ha investito ogni suo angolo, sta gettando masse enormi nella miseria è, umanamente, un controsenso, forse addirittura un insulto alla povertà.
Ma noi non “abbiamo il pensiero del mondo” ma quello di Dio: “Lo spirito del mondo non tollera la testimonianza. Riduce l’attività cristiana al fare bene sociale. Come se l’esistenza cristiana fosse una vernice, una patina di cristianesimo. Ma l’annuncio di Gesù non è una patina, penetra nelle ossa, va dritto al cuore; va dentro e ci cambia” (Papa Francesco).
Proprio ora, aiutare un ragazzo ad incontrarsi con il Signore è l’unico investimento sicuro. Un cristiano autentico è capace di fermentare una scuola intera, una ditta, un ministero, qualunque ambiente, irradiando della luce di Cristo chiunque sia al suo fianco, per “andare dentro e cambiare”. E dietro a loro ci sarà, per l’eternità, la vostra personale generosità. Grazie a voi diventeranno ciò per cui Dio li ha chiamati.
Siamo ora in vista del traguardo, manca pochissimo ancora, “solo” 5.000 euro perché tutti possano andare. E’ un SOS che lancio a tutti voi, per amore di Cristo. Non importa quanto, ma vi prego di aiutarci secondo le possibilità e quello che Dio vi ispirerà. Ma è urgente, per il 10 di luglio dovremo provvedere a tutti i pagamenti.
Che Dio vi benedica per tutto quello che farete per noi.
Don Antonello Iapicca e tutti i ragazzi che dal Giappone sperano di andare alla GMG
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In questa pagina troverete tutte le indicazioni per l’invio delle offerte: http://segnideitempi.blogspot.jp/2013/05/per-aiutare-i-nostri-ragazzi.html
Qui un breve video preparato dai ragazzi: