Ha aperto molte polemiche la decisione del Tribunale per i Minorenni di Roma che ha riconosciuto l’adozione di una bimba che vive con una coppia di due donne ed è figlia biologica di una delle due. La notizia è stata accolta con preoccupazione dalla Chiesa. Mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, segretario della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei, l’ha definita “un precedente pericoloso”.
“Snaturiamo il corso della vita – ha aggiunto – occorre mettere in chiaro che affidare un figlio ad una coppia omosessuale non è corretto nemmeno da un punto di vista pedagogico”. Ad intervenire è anche il cardinale bioeticista Elio Sgreccia, che ricorda come in questo caso il problema prioritario sia di “natura giuridica” e che la Chiesa “non riconosce le unioni omosessuali”.
Testo proveniente dal sito di Radio Vaticana